Gazzetta di Reggio

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La testimonianza

Rapina alla tabaccheria di via Gorizia: «Mi ha minacciato con la pistola»

Nicolò Valli
Rapina alla tabaccheria di via Gorizia: «Mi ha minacciato con la pistola»

Reggio Emilia, la donna sotto shock: «Volevo scappare, il complice me lo ha impedito»

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Reggio Emilia «È successo tutto in pochissimi minuti. Poco prima delle 19, un uomo a volto coperto è entrato nella nostra tabaccheria e si è diretto dietro al bancone. Ho pensato inizialmente a un controllo, poi però mi ha puntato la pistola addosso e ho capito che le intenzioni erano diverse».

Inizia così il racconto della mamma del titolare della tabaccheria Wu Ao in via Gorizia 6. Lunedì sera, nonostante il traffico intenso che c’era in quell’ora, due banditi hanno fatto irruzione nel locale minacciando la signora, prendendo il fondo cassa e il blocco dei Gratta e Vinci, prima di darsi velocemente alla fuga.

La donna è ancora sotto shock e si capisce perfettamente la paura che ha provato, ma è già regolarmente al lavoro mostrando grande professionalità: «Al momento della rapina all’interno del locale c’ero solo io – prosegue –. È come se i malviventi avessero tenuto d’occhio il negozio aspettando il momento buono per colpire. La persona che è entrata era giovane e parlava l’italiano, anche se l’unica parola che pronunciava era “Fermi” in tono minaccioso. Era vestito di scuro e indossava il cappello e il cappuccio. Ho provato a scappare ma in quel momento è intervenuto il complice, che mi ha tenuta ferma la porta dall’esterno, impedendomi di fuggire. Il ladro ha provato a sottrarmi il cellulare per evitare che io potessi chiamare le forze dell’ordine, ma sono riuscita a mettere in salvo il telefono dietro la schiena».

La donna prosegue nel racconto, indicando anche l’effettivo bottino ottenuto dai ladri: «La persona che è entrata si è diretta al fondo cassa, prelevando circa 1.500 euro – precisa –. A questa cifra va aggiunta quella ricavata dai Gratta e Vinci, dal valore di 10mila euro. Una volta ottenuto quello che cercavano sono scappati a piedi verso via Marsala. Io, finalmente libera, sono allora uscita e ho cominciato a gridare aiuto. Sono subito accorse diverse persone, qualcuna ha anche visto i banditi fuggire. Insieme abbiamo chiamato il 113 e le Volanti sono arrivate nel giro di pochi minuti».

Le testimonianze dei presenti potranno essere utili alle indagini della Squadra Mobile della polizia di Stato, che sta indagando su quanto accaduto, anche se la tabaccheria non è dotata del sistema di videosorveglianza e la luminosità, considerato l’orario serale con il sole già tramontato, era poca.

Tutti aspetti che ricordano molto quanto avvenuto la scorsa settimana a Santa Vittoria di Gualtieri (alla tabaccheria Alberini di piazza Parenti, ndr) e che fanno pensare che chi ha agito non sia uno sprovveduto ma un vero e proprio professionista. Per la donna si tratta del primo episodio di rapina a mano armata e si tratta della prima volta anche per la stessa tabaccheria Wu Ao, che ha cambiato gestione da pochi mesi: «Questa è una zona tranquilla, non posso dire di sentirmi insicura e lo stesso hanno sempre confermato i precedenti gestori. Forse chi ha agito è gente che ci conosceva – conclude – o forse hanno semplicemente seguito in queste settimane i nostri movimenti».