Gazzetta di Reggio

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La tragedia sul lavoro

Macchinista travolto e ucciso dal treno: Guglielmo Maiello era prossimo alla pensione

Macchinista travolto e ucciso dal treno: Guglielmo Maiello era prossimo alla pensione

L’incidente mortale in stazione a Rubiera alla fine del turno. Il sindaco lancia un appello per la sicurezza

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Rubiera Si chiamava Guglielmo Maiello, il macchinista esperto di Mercitalia Rail e a pochi mesi dalla pensione, che è morto travolto da un treno in transito alla stazione di Rubiera mercoledì sera. Aveva 57 anni e abitava a Piacenza. L’incidente è avvenuto attorno alle 20:40, mentre il lavoratore percorreva il sentiero dello scalo ferroviario. Secondo una prima ricostruzione, pare che il collega sia stato agganciato e sbalzato dal treno 3926 in transito. Il tragico evento potrebbe essere legato a un tratto del camminamento estremamente vicino al binario di corsa, dove la distanza ridotta potrebbe aver contribuito alla fatalità. L'uomo è deceduto sul colpo.

«Abbiamo appena appreso la notizia della tragica morte del nostro compagno di lavoro Guglielmo Maiello, macchinista di Mercitalia Rail che lavorava a Piacenza. Il collega, a pochi mesi dalla pensione, è stato travolto da un treno in transito attorno alle 20:40: da una prima ricostruzione mentre percorreva il sentiero dello scalo presso la stazione di Rubiera. Da quanto ci riferiscono i colleghi, c’è un punto del camminamento molto vicino al binario di corsa di stazione, e potrebbe essere lì che Guglielmo, non accorgendosi dell’arrivo del treno 3926 che transitava, sarebbe stato agganciato e sbalzato, morendo sul colpo. Esprimiamo tutto il nostro dolore e ci stringiamo alla famiglia. Siamo costretti a piangere l’ennesima vittima sul lavoro, un altro ferroviere che si aggiunge al tragico elenco. Per questo, come sempre, denunciamo la scarsa, se non assente, sensibilizzazione alla sicurezza nei luoghi di lavoro, che sommata allo stress e alla stanchezza di turni sempre più pesanti, possono indurre al calo dell’attenzione anche un macchinista esperto e attento come Guglielmo. È inaccettabile morire ancora di lavoro!» questo scrivono dalla rivista on line autogestita dai macchinisti italiani “Ancora in marcia”.

Il sindaco Emanuele Cavallaro sia la sera della tragedia che al mattino di giovedì si è recato sul posto. Ha voluto esprimere parole di cordoglio per la famiglia rispetto all’accaduto. E ne approfitta però per lanciare un appello alla sicurezza. «C’è qualcosa che mi preoccupa molto. Molti ragazzi, quando arriva un treno, attraversano i binari senza utilizzare il sottopasso. Abbiamo assistito insieme alla Polfer a campagne di controlli, ma quando accaduto dimostra quando è pericoloso: il treno può non essere percepito in arrivo specie se c’è un treno merci parcheggiato, può coprire la visuale. Ancora di più se le usano le cuffiette, si rischia di non sentirlo. Tutto questo espone a rischi inutili. A suo tempo, avevo scritto chiedendo se fosse utile o meno installare transennature tra i binari per evitare attraversamenti pericolosi.  Un messaggio ai ragazzi: avete visto quanto può essere pericoloso attraversare i binari. Usate il sottopasso. Tutti devono poter tornare a casa sani e salvi dopo una giornata di lavoro o di studio».