“San Nico Facciolo, proteggici dai modenesi”
L’intervento di Emanuele Cavallaro, sindaco di Rubiera e tifoso della Reggiana
Alla rivalità tra Reggio e Modena, Rubiera deve da un lato la propria esistenza – furono i reggiani a costruire il Forte per difendersi dai nemici d’oltre Secchia – e dall’altro secoli di guerre così lontane nel tempo da esser diventate letteratura. È d’obbligo quindi ricordare come il Tassoni, con una certa partigianeria, scrisse nella Secchia Rapita come proprio a Rubiera i modenesi con “le picchiate ladre, a tutti fatte aven le teste quadre”. Una storica offesa che i reggiani hanno però saputo tramutare in un vanto.
Per questo, nel pregevole dipinto che Simone Ferrarini ha realizzato su una parete della nostra zona sportiva nel ricordare l’episodio, il Tassoni è raffigurato come schiacciato dalla sua stessa storia.
Oggi il confine non è più presidiato manu militari, ma da un paio di simboli importanti. Il cappelletto reggiano in rotonda sulla via Emilia, prima di tutto. È un segno determinante, perché quello è il confine con la terra dei tortellini, che parte di là dal Secchia. Non a caso una mano anonima ha decorato la base del cappelletto con uno sticker granata. E poi, sotto un cavalcavia, è apparso un gigantesco ritratto di San Nico Facciolo, con riportata un’invocazione sincera dei suoi fedeli: “Proteggici dai modenesi”. Ritratto apprezzato anche dal portierone granata.
Nonostante tutti questi sforzi, però, il confine nei secoli non è rimasto così inviolabile: è corretto sottolineare come a Rubiera, in tutta onestà, esistano anche tifosi del Modena, anche abbastanza organizzati. Il simbolo più evidente credo sia quella colonna del Bar del Centro Sociale su cui, sotto il gagliardetto della Reggiana, sta appeso quello dei canarini. Un posizionamento che, certamente, sarà stato oggetto di un certo dibattito e che segna però quella civilissima coabitazione che in un paese aperto, tollerante ed evoluto come Rubiera è possibile.
Devo anche dire che in realtà è una gioia potersi fronteggiare a botta di sfottò e battute direttamente sotto i portici. Ricordo con grande affetto quella bottiglia di vino gialloblù che uno straordinario tifoso del Modena mi regalò per Natale “solo perché abbia quei colori sotto l’albero, sindaco”.
Ma anche quello che l’altro giorno, prima della vittoria a Cremona, mi ha sussurrato a freddo in tabaccheria “dovreste cominciare a preoccuparvi” così, senza apparente motivo: poi mi sono ricordato di averlo visto con una certa sciarpina, dopo un certo gol del portiere. Anche nei luoghi istituzionali esistono rappresentanze dei canarini: tra i consiglieri comunali del centrosinistra, per esempio, ci sono due autorevoli ed espliciti frequentatori del Braglia. La rappresentanza granata è ovviamente più numerosa, ma indubbiamente si tratta di quei temi in grado di far barcollare la maggioranza. L’importante è non convocare il Consiglio Comunale nel giorno del derby: anche perché abbiamo già il biglietto. San Nico, proteggici tu.
*sindaco di Rubiera
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