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Un quartiere da rilanciare

Reggio Emilia, il Natale accende anche la zona stazione

Ambra Prati
Reggio Emilia, il Natale accende anche la zona stazione

Grande festa in piazzale Marconi alla presenza del sindaco Massari, dell’assessora Bondavalli e del questore Maggese

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Reggio Emilia Il Natale accende anche la zona stazione, per la prima volta: una novità introdotta dalla giunta Massari. E per un giorno le presenze indesiderate sotto i portici si sono fatte un po’ da parte.

In un centro storico affollato dalla corsa all’acquisto e con il traffico impazzito – tra pista di pattinaggio, concerti, stand e bancarelle in piazza San Prospero –, gli amministratori e le autorità hanno voluto essere presenti nella festa espansa (organizzata da Comune e Mondinsieme con la collaborazione di Afrodanzalo, Terraleydi e l’associazione cinesi di Reggio Emilia) nella piazzetta di fronte all’ingresso della stazione, davanti al ristorante Mei Wei, per l’occasione allestito all’interno con un rinfresco di frutta (un maxi pompelmo) e di dolci (a base di riso), ricami e stampe fatte a mano di paesaggi, servizi di thè e prodotti di artigianato.

All’esterno – tra un concerto colorato di percussioni africane con balli scatenati, un laboratorio di calligrafia tradizionale cinese “provato” anche dagli agenti della polizia locale, un buffet con tè caldo con infuso di fiori secchi e bacche di goji, mandarini e semi di girasole («sono dei portafortuna, così come il colore rosso dei bicchieri, perciò si usano sempre nei matrimoni e in onore degli ospiti», spiega Leo Zang della scuola Bella Cultura), perfino le canzoni di Enrico Zingaropoli, tarantino che ha imparato il cinese da autodidatta – sono arrivati il sindaco Marco Massari, l’assessore all’economia Urbana Stefania Bondavalli e il questore Antonio Maggese.

«Per una giornata abbiamo portato serenità e gioia in una zona sofferente. Un bel momento di festa e comunità: non era scontato. L’idea è quella di fare leva sulle presenze positive, che sono numerose in questo quartiere multietnico», ha detto il sindaco Massari, che ha sottolineato la «grande collaborazione trovata nella comunità cinese», che gli ha mostrato un set di bicchieri a forma di animali dello zodiaco.

«Credo che iniziative come questa, ripetute nel tempo, possano avere un effetto positivo: tutte le istituzioni si stanno impegnando», ha dichiarato il questore Maggese.

«È la prima volta che l’amministrazione è presente qui. Abbiamo voluto dare un segnale particolare di vitalità e partecipazione, a partire dalle luminarie installate in piazza Marconi e in viale IV Novembre – ha detto l’assessore Bondavalli –. Accogliendo le sollecitazioni ricevute in questi mesi dai residenti, lo considero l’inizio di un modo di procedere che vogliamo sempre seguire in futuro: non è facile, ma penso che la costanza pagherà. Anche così si affrontano le criticità di un’area con tanti problemi».

Gianni Felici, pilastro del comitato di viale IV Novembre, ha espresso soddisfazione per l’attenzione del Comune. «L’importante è occupare lo spazio giorno per giorno: il risultato si vede subito. Dopo tanti anni di disattenzione e abbandono, bisogna riconoscere l’impegno dell’assessora Bondavalli. La stazione fa parte del centro storico e vuole tornare a essere considerata, in modo organico, centro storico». C’è stata pure una contestazione fuori programma: due appartenenti all’Alleanza democratica marocchina hanno mostrato uno striscione, lamentando di essere stati esclusi.

«Noi siamo in via Turri, perché non siamo stati calcolati?». Un gesto dimostrativo, che dimostra la complessità del luogo-mosaico etnico. «Anche loro sono d’accordo con noi: chi delinque dev’essere espulso», ha chiosato Felici.  

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