Gazzetta di Reggio

Siete alle prese con gli ultimi regali di Natale e non sapete cosa fare a un pet lovers? Partiamo dai capi di abbigliamento o per la casa: sciarpe, magliette, felpe, tazze, bicchieri, plaid, portachiavi, poster, per finire con gli zerbini, ve ne sono per tutte le tasche e tutti i gusti, anche se il top – ma i tempi sono un po’ stretti – sarebbe donare un oggetto con stampato il peloso del cuore. La cosa più complessa è trovare la foto giusta perché fotografare gli animali è veramente difficile, ma sono sicura che il destinatario e il peloso non se la prenderanno se l’immagine è un po’ sfuocata. Chi ama il genere potrebbe apprezzare anche un buono per un tatuaggio, dal semplice ideogramma della parola “cane” o “gatto” alla riproduzione sul corpo della foto dell’animale preferito, per portarselo – letteralmente - sempre addosso.

Per un regalo che comprenda proprietario e cane possiamo scegliere un voucher per una vacanza a più zampe, oppure – sempre utile – un buono d’acquisto in un negozio per animali. E poi libri: da “La vita a colori di un cane cieco”, cioè la storia di Marley, un cane non vedente dalla nascita, eccezionale come i suoi proprietari, che ha “studiato” per ottenere il brevetto di cane da ricerca delle persone scomparse e da bagnino e ha portato a Montecitorio il suo messaggio di tenacia ed inclusione, ai libri più tecnici, ma sempre di facile lettura, come quelli scritti da Angelo Vaira, Simone Dalla Valle, le colleghe Luisella Notari, Elena Garone – e se posso farmi un po’ di autopromozione- anche il mio sul linguaggio del cane. E poi quelli di Monica Pais, che nella sua clinica di Oristano raccoglie e cura “rottami” selvatici e randagi e trova anche il tempo di scrivere libri sulla sua attività di veterinaria. L’unico regalo da non fare è proprio un animale: l’adozione deve essere una scelta responsabile e ponderata e non un regalo. 

*Medico Veterinario esperto in comportamento animale

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