Ritrovato un ordigno bellico tra Brescello e Viadana: evacuato un quartiere per sei giorni
La scoperta nella golena del Po. Coinvolte 100 abitazioni private e 350 residenti mantovani. Nel Reggiano nessun provvedimento
Brescello Un ordigno bellico risalente alla Seconda guerra mondiale è stato rinvenuto nei giorni scorsi nella golena del Po, tra Brescello e Viadana, al confine tra le province di Reggio Emilia e Mantova. Il ritrovamento è avvenuto durante alcuni lavori di manutenzione degli argini effettuati da una ditta specializzata. Nella serata di martedì 17 dicembre, alle 23, il prefetto di Mantova ha convocato una riunione d’urgenza per fare il punto sulla situazione, a seguito della decisione del 2° Reggimento Genio Pontieri di disporre lo sgombero immediato dell’area interessata, per una durata non inferiore a sei giorni. È stato imposto il divieto assoluto di accesso entro un raggio di 826 metri dall’ordigno, corrispondente al quartiere San Martino di Viadana. Le vie coinvolte dal provvedimento includono: Cavour (tratto a sud di via Convento), Puttina, Ciardello, Busi, Lanza e Passeri, oltre a tratti di via Ferri e via Gialdi. Anche un tratto dell’ex Castelnovese è stato chiuso al traffico, con deviazioni segnalate sul posto.
L’area evacuata comprende circa 100 abitazioni private per un totale di 350 residenti, oltre a una chiesa, una sala del regno e diverse attività commerciali, tra cui un supermercato. Sono inoltre coinvolti stabilimenti produttivi e sedi centrali di alcune aziende locali. Nella notte, a partire dalle 3, i carabinieri e la protezione civile hanno avvisato i residenti casa per casa. Questa mattina, i lavoratori giunti nelle aziende coinvolte hanno trovato gli accessi interdetti. Alcuni residenti segnalano difficoltà nel ritirare beni di prima necessità o recuperare gli animali domestici. Per chi è stato evacuato, è stato allestito un centro di accoglienza presso il palasport Farina. Le imprese coinvolte chiedono di poter accedere in modo controllato per svolgere attività urgenti, come avvenuto durante il lockdown. La situazione è stata discussa in una riunione in prefettura tenutasi alle 11 di questa mattina.
«Nella golena del Fiume Po, tra Viadana e Brescello, è stato rinvenuta una bomba sganciata nella seconda guerra mondiale. Gli operai della ditta escavatrice hanno scoperto l’ordigno durante i lavori di sistemazione delle arginature. Martedì pomeriggio, a seguito di confronto con la Prefettura di Reggio Emilia, il Capitano Iandiorio Roberto di Guastalla e la locale stazione dei Carabinieri di Brescello, abbiamo provveduto a cinturare l’area interessata ed impedire la prosecuzione dei lavori – scrive il sindaco di Brescello, Carlo Fiumicino su Facebook -. Sul posto sono intervenuti gli artificieri dell’Esercito per valutare l’entità dell’ordigno e predisporre la procedura per la bonifica dello stesso. Il territorio del non sarà interessato da alcuna evacuazione perché il raggio di azione dell’ordigno è molto distante rispetto alle abitazioni, le attività, le aziende e le piste ciclabili. Vi invito alla cautela e prudenza evitando di avvicinarvi all’area in questione».