La lettera di due bambini: «Babbo Natale, salva il Bosco Ospizio»
Reggio Emilia: Chiara e Francesco, nella loro letterina, chiedono un dono speciale
Reggio Emilia Tradizione vuole che le letterine a Babbo Natale vengano spedite al Polo Nord.
L’indirizzo è Santa Claus, Santa Claus's Main Post Office, 96930 Napapiiri, Finlandia. L'ufficio postale di Babbo Natale riceve centinaia di migliaia di lettere da bambini di ben 199 Paesi, ma siccome ha poteri magici, lui le legge tutte. E leggerà anche, magari un po’ sbigottito, la letterina inviata da due bambini reggiani, Chiara e Francesco, che chiedono di salvare il Bosco Ospizio. Ma Chiara e Francesco, sapendo che il Polo Nord è molto lontano, hanno spedito la loro letterina anche alla Gazzetta di Reggio, metti caso Babbo Natale sia un nostro fedele abbonato.
«Caro Babbo Natale – l’incipit – quest’anno ti chiediamo un dono davvero grande, lo sappiamo, ma è molto importante non solo per noi, ma per tutta la nostra città. Qui a Reggio Emilia c'è un posto magico: il Bosco Ospizio, un’oasi di Natura nata proprio in mezzo alla città. È un luogo bellissimo, pieno di alberi. Purtroppo non ci possiamo entrare, perché è recintato, ma ogni volta che ci passiamo vicino immaginiamo come sarebbe bello andarci a giocare con i nostri amici. I nostri genitori ogni tanto ci portano a guardare gli uccelli con il binocolo, e abbiamo visto molte specie diverse che fanno il nido lì: la capinera, la cinciallegra, il picchio rosso, il picchio verde, il verzellino, il verdone, la gallinella d'acqua, e tante altre. Noi vorremmo che diventasse un parco, così ci potremmo andare anche d’estate, invece di stare in casa perché c’è troppo caldo per uscire. Infatti nel Bosco Ospizio gli alberi sono altissimi e fanno tanta ombra. Se diventasse un parco, anche il nonno potrebbe sedersi sulle panchine a leggere il giornale». Chiara e Francesco sanno come intenerire Babbo Natale: «Tu non ci crederai – gli scrivono con la lacrima nella penna – ma vogliono distruggere il Bosco Ospizio per costruire un supermercato e altri palazzi. Abbiamo bisogno del tuo aiuto, perché non possiamo sopportare l’idea che tutti quei meravigliosi alberi vengano abbattuti e i nidi demoliti. L’altro giorno la nonna era triste, perché diceva che, quando inizieranno i lavori, le ruspe scacceranno via tutte le famiglie di ricci. I ricci scapperanno e potrebbero finire sotto le macchine che passano sulla Via Emilia. Anche i fiori che crescono nel Bosco saranno distrutti: c’è anche un’orchidea stupenda! Per favore, fa in modo che le persone che vogliono abbattere il Bosco capiscano che è una cosa che non si può fare: non si può cancellare un posto così bello, dove hanno trovato casa tanti esseri viventi».
«A scuola – proseguono diligenti – ci hanno spiegato che gli alberi sono molto importanti contro il cambiamento climatico; ma allora perché vogliono radere al suolo i 154 alberi del Bosco Ospizio? Quindi abbiamo deciso di scriverti per chiederti un regalo super importante: fai in modo che si mettano tutti d'accordo per costruire il supermercato e i palazzi in un posto diverso, dove non ci sono boschi da abbattere. Ti preghiamo, Babbo Natale, porta questo bellissimo dono a noi e a tutta la nostra città: salva il Bosco Ospizio!».
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