Omicidio di Suzzara, il paese sotto choc per la morte di Francesco Capuano
Il 79enne era un ex bidello in pensione ed è stato freddato da colpi di pistola. Il pm ha disposto l’autopsia, mentre fa rabbrividire constatare che l’uomo è morto negli stessi garage in cui fu ucciso Dario Brioni nel 1998
SUZZARA Continuano serrate, le indagini sul delitto avvenuto ieri a Suzzara, nel Mantovano, da parte dei carabinieri della Compagnia di Gonzaga, e che proseguiranno anche per i prossimi giorni, nonostante il periodo natalizio, allo scopo di assicurare l'autore dell'omicidio, che ieri mattina, ha freddato con diversi colpi di pistola alla testa, Francesco Capuano, 79 anni, pensionato, ex bidello, originario di Napoli, mentre era bordo della sua Fiat Panda all'interno del garage situato nel sotterraneo dell'abitazione di via Biolcheria 13.
Il pm Elisabetta Favaretti per venerdì 27 dicembre ha disposto l'esame autoptico sulla salma del pensionato. Per tutta la giornata di lunedì 23 i carabinieri del Nucleo investigativo hanno effettuato i dovuti rilievi nel tentativo di trovare qualche impronta o traccia che possa portare al colpevole anche perché la zona dove sono ubicati i garage dei residenti e dove è avvenuto l'omicidio del condominio “Campoverde 1” nel quale abitava la vittima insieme alla figlia Rosa di 46 anni, sono privi di telecamere di videosorveglianza.
A Suzzara, oggi, non si parla d'altro. L'atmosfera natalizia è stata rovinata da questo fatto di sangue, che ad una prima impressione, è sembrato quasi un regolamento di conti con tanto di esecuzione da far pensare quasi ad un rito mafioso. Ma forse è quello che l'assassino vuol far credere.
La cosa che però ha destato più impressione è il velo di mistero che continua a coprire un altro episodio di sangue accaduto a Suzzara non molto dopo la tragica rapina all’oreficeria Mora avvenuta il 19 dicembre 1999.
Nella stessa palazzina, infatti, avvenne l’omicidio di Dario Brioni, 41 anni, rappresentante di un’azienda di antinfortunistica dalla vita irreprensibile che venne ucciso con almeno undici coltellate nel garage di casa da una mano rimasta sconosciuta. La tragica vicenda risale al 25 marzo del 1998. Mancava poco alla mezzanotte quando il rappresentante disse alla moglie «scendo a mettere l'auto in garage». Poco dopo la moglie Ester Battistini, allarmata dal fatto che non rientrasse, scese in garage e lo trovò senza vita in un lago di sangue e il 41enne prima di spirare riuscì a dire: “Volevano i soldi”. Furono le sue ultime parola. Per il delitto di via Biolcheria era stato indiziato a distanza di qualche anno un ex rapinatore con un passato di tossicodipendenza. Ma poi era stato scagionato per mancanza di prove: le macchie di sangue trovate sulla giacca non erano della vittima ma sue.