Gazzetta di Reggio

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Il lutto

È morto Marco Cacciatori: c’è la sua firma nell’ultimo successo della Reggiana a Parma

Luigi Cocconcelli
È morto Marco Cacciatori: c’è la sua firma nell’ultimo successo della Reggiana a Parma

L’ex calciatore tra le altre di Carrarese, Perugia e Vicenza si è spento a Massa Carrara a 68 anni

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Reggio Emilia È morto il giorno di Santo Stefano all’ospedale di Massa Carrara Marco Cacciatori, ex calciatore della Reggiana

 Cacciatori figura nel tabellino dei marcatori, assieme a Saverio Albi, nell’ultimo blitz granata in quel di Parma. Era il 4 maggio del 1986.

 Cacciatori nasce a Carrara  il 3 febbraio del 1956, gioventù difficile, i genitori sono separati e lui, per dare una mano in casa, mentre gioca a calcio, da attaccante, lavora, fa il muratore, l’imbianchino e quel che capita. L’esplosone, da  calciatore, nel 1977, segna a raffica( 25 reti in 34 partite), contribuisce alla promozione dalla D alla serie C della Carrarese  e si guadagna un triplo salto.

Lo prende il Perugia, al debutto in A, alla seconda di campionato regala agli umbri il pareggio a San Siro contro l’ Inter. E’ il Perugia che con Ilario Castagner, un passato nella Reggiana, in panchina finisce al secondo posto, imbattuto. Nell’estate successiva viene ceduto al Vicenza, fatto rientrare nell’affare che porta a Perugia un ragazzino che farà parlare di sè e chiamato Paolo Rossi.

Qua l’amara sorpresa, durante uno dei primi allenamenti sente un dolore, fatica a correre, qualche compagno lo incoraggia, “dai, non è niente, passerà”. Ed invece gli esami rivelano un tumore al testicolo, deve operarsi ,alla moglie Daniela dicono che gli restano poco più di 3 mesi di vita, per fortuna non sarà così, ma deve  sottoporsi a cicli di chemioterapia,  stare fermo 3 anni.

Che poi gli creeranno non pochi problemi al momento di riscuotere la pensione per la mancanza,  appunto, dei contributi che il Vicenza non ha versato.

Con la forza della volontà riprende a giocatore a Carrara, sembra aver trovato l’antico smalto( 14 reti in campionato)  è così, siamo nell’estate del 1985 Nardino Previdi, chiamato da Vandellli per costruire una Reggiana da promozione, lo fa vestire di granata. Gli esiti sono inferiori alle aspettative.

La malattia  ha lasciato conseguenze nei polmoni, spesso è stanco, non riesce a tenere i ritmi di allenamento. La Reggiana parte male, Fontana viene silurato per affidare la panchina a Giancarlone Cadè che in effetti una sterzata al campionato lo da. Non  a sufficienza, però, la Reggiana finisce terza, dietro- che botta per i tifosi-  a Parma e Modena  ed in B vanno le prime 2. Cacciatori segna soltanto 5 reti( vittime Sanremese,Varese, Rondinella,Fano e  Parma). L’ultima, come detto, proprio al Tardini   contro i crociati di Arrigo Sacchi, lascia Reggio e va a concludere la carriera  in formazioni minori della Toscana e della Liguria.

E poi si mette a lavorare, prima nella segheria del suocero, poi , come da ragazzino, altre occupazioni, compresa quelle di camionista, alternati ad anni di  disoccupazione.

Grande rammarico, il mondo del calcio, anche la “sua “Carrarese  gli ha voltato le spalle, nessun aiuto, nessun incarico da allenatore nel settore giovanile.

Gli ultimi anni li combatte con il riaffiorare del tumore, questa volta ai polmoni e non da scampo.