Cittadini contro le baby gang: raccolte centinaia di firme per fermare la violenza
Genitori e cittadini chiedono interventi per prevenire le aggressioni da parte delle baby gang
Correggio Un esposto supportato da oltre 300 firme di genitori, ma anche di cittadini non necessariamente con figli, per esprimere preoccupazioni sulla sicurezza e per chiedere che vengano messe in campo tutte le azioni possibili per prevenire episodi violenti come quello che si è verificato il 12 ottobre dello scorso anno.
Al parco “Diritto alla pace” cinque minorenni sono stati assaliti da una ventina di ragazzi, all’apparenza minorenni, che intimato loro che da lì non si poteva passare, che quella era “zona loro”. Tre dei cinque sono stati bloccati e aggrediti con brutalità inaudita. Al primo di loro è stato chiesto di inginocchiarsi e chiedere scusa per avere infranto il divieto di passare nel “loro territorio”. Di fronte al suo rifiuto è stato preso a calci, pugni, cinghiate, bastonate e sputi in varie parti del corpo. Il secondo è stato preso a pugni e questo gli ha provocato la rottura del dente. Il terzo è stato bloccato, mentre gli altri due hanno accelerato schivando la presa e venendo a conoscenza dell’aggressione solo in un secondo momento.
Ebbene, dopo questo episodio inquietante, che ha lasciato profondi traumi in chi lo ha vissuto e che ha scosso profondamente i cittadini, la città si è mobilitata: i genitori hanno incontrato il sindaco Fabio Testi, l’assessore comunale alla scuola Gabriele Tesauri e il comandante della polizia locale, Tiziano Toni. Questo dopo avere sporto denuncia ai carabinieri. E per rafforzare la necessità di un’azione concreta per il presidio del territorio e per la prevenzione di agguati simili come quello avvenuto lo scorso ottobre, i cittadini hanno presentato un esposto indirizzato alla prefettura, al questore, al comandante provinciale dei carabinieri, al presidente della Provincia e per conoscenza al sindaco di Correggio. Dopo l’esposto i cittadini non hanno ricevuto risposte e quello che si vuole evitare è che un tema così importante cada nel nulla. I genitori sono stati contattati anche dall’onorevole Ilenia Malavasi che ha manifestato tutta la propria vicinanza alle famiglie.
Questi cittadini chiedono che «a fronte del gravissimo episodio del 12 ottobre, del tutto nuovo per la violenza gratuita e assolutamente casuale (commessa non per furto, ritorsione, o alterco alcuno), manifestata ai danni di ragazzi minorenni, sia posta una particolare attenzione alla comunità di Correggio e sia disposto, con immediatezza e celerità, un aumento del personale, delle attrezzature, dei mezzi, delle pattuglie e delle risorse pubbliche necessarie a garantire la vigilanza del territorio e la pubblica sicurezza, soprattutto nelle ore serali e notturne». Questa richiesta muove anche dalle premesse che Correggio sia una realtà con una dimensione importante e di richiamo anche da fuori territorio. Pertanto, si necessita della massima attenzione. I firmatari dell’esposto, da parte loro, manifestano massima disponibilità al dialogo e alla ricerca di soluzioni condivise per garantire sicurezza ai ragazzi e alla comunità.
Nel documento si chiedono segnali tangibili della presenza delle istituzioni, con azioni mirate alla prevenzione, come l’aumento della vigilanza sul territorio e la visibilità di questi controlli. Tali provvedimenti potrebbero far sì che chi delinque occupando gli spazi pubblici possano essere «individuati, allontanati e separati» e garantirebbero l’intervento tempestivo in caso d’emergenza. I genitori chiedono anche il coinvolgimento dei carabinieri in congedo già sperimentato con successo altrove In più, chiedono di mettere a frutto la convenzione tra le Guardie Ecologiche Volontarie e il Comune di Correggio. Le Gev si occupano infatti del controllo di parchi e tutela ambientale, ma potrebbero ampliare le loro funzioni anche per controlli serali o, comunque, rappresentare un deterrente. Si chiede, poi, la messa in campo di agenti in borghese che possano usare anche mezzi alternativi alle auto in modo da agire tempestivamente in giardini, parchi o zone pedonali.