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L’analisi

Shopping, a Reggio Emilia numeri in calo per Natale. «L'aumento dei costi ha scoraggiato le persone»

Nicolò Valli
Shopping, a Reggio Emilia numeri in calo per Natale. «L'aumento dei costi ha scoraggiato le persone»

Monica Soncini, presidente provinciale Confcommercio: «Ora confidiamo nei saldi»

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 Reggio Emilia «Il periodo che ha preceduto Natale è stato al di sotto delle aspettative: i clienti si sono soffermati principalmente sui pensierini a spesa ridotta, senza acquistare prodotti importanti. È per questo che noi commercianti confidiamo particolarmente nel periodo dei saldi». Monica Soncini, oltre a essere titolare di un negozio in centro storico, è la presidente di Confcommercio Reggio Emilia. A poche ore dal via ai saldi invernali, che inizieranno domani e andranno avanti sino al 3 marzo, è lei a fare il punto della situazione sullo stato di salute del commercio in città. «C’è attesa, speriamo che sia un periodo particolarmente positivo per noi – dice Soncini –. I saldi inizieranno con una media del 20%, per poi salire di settimana in settimana. Credo che l’aumento generale dei costi abbia un po’ scoraggiato le persone: molti, adesso, preferiscono aspettare qualche giorno in più pur di spendere meno». La referente di Confcommercio fa dunque intendere che c’è stata meno la corsa all’ultimo pacco da mettere sotto l’albero di Natale, anche perché il periodo degli sconti arriva pochi giorni dopo le festività: «I saldi iniziano in effetti sempre prima – continua Soncini –. Credo che, almeno per quanto riguarda abbigliamento e accessori, sarà un processo graduale delle scontistiche. Gli stessi clienti aumenteranno a mio modo di vedere con il trascorrere dei giorni». Soncini è soddisfatta del nuovo corso dell’amministrazione comunale, che sta cercando di rilanciare il centro storico tutelando in questo modo anche il commercio. «C’è un dialogo aperto e continuo – precisa Soncini – nell’interesse generale».

Per quanto concerne una stima sulla spesa a famiglia, le idee sono chiare: «Credo che sarà facile superare, per una famiglia di quattro persone, i 300 euro. È una media di 75 euro a persona». L’auspicio è quindi quello di un’inversione di tendenza sul fronte saldi, in un’epoca in cui pareva essere finita la magia e l’attesa di un tempo. «Non vediamo l’ora che arrivi sabato, per noi è davvero il rush finale della stagione invernale. Sappiamo benissimo com’è il mercato oggi e l’egemonia di internet, ma quello che il web non ancora è riuscito a sottrarre al negozio sono i cinque sensi. Il cliente entrando in un negozio parla, ascolta, assapora e questo – conclude – è ancora un grande vantaggio». l © RIPRODUZIONE RISERVATA