Croce Bianca di Sant’Ilario: da 44 anni al servizio della comunità
Nel 2024 i suoi mezzi hanno percorso circa 200mila chilometri e coperto 2.500 interventi
Sant’Ilario d’Enza Era l’11 gennaio 1981 quando si costituiva ufficialmente la pubblica assistenza Croce Bianca, un associazione di volontariato con finalità di soccorso e di trasporto infermi, servizio fino a quel momento inesistente sul territorio dei tre comuni di Sant’Ilario d’Enza, Gattatico e Campegine. Oggi, dopo quarantaquattro anni, l’associazione ne ha fatta di strada. Dal 2011, anno del trentennale, la gestione della Croce Bianca è affidata ad un consiglio direttivo, eletto dall’assemblea dei soci, composto da nove membri, ognuno dei quali ricopre un specifico ruolo. Questo cambia ogni quattro anni, che consentono ai volontari di potersi candidare. Poi in base ai risultati delle elezioni, viene formato il consiglio direttivo. L’organizzazione giornaliera è affidata a quattro capi-squadra il cui compito è di pianificare ed organizzare il lavoro dei volontari in base ai servizi programmati ed alla loro disponibilità.
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Oltre ai servizi di emergenza-urgenza, in convenzione con la centrale operativa 118 di Reggio Emilia, l’associazione svolge trasporto infermi per ricoveri, visite, dimissioni, fisioterapie, visite fiscali e emodialisi. Assicura la presenza alle varie feste che vengono organizzate sul territorio. Svolge servizio sanitario in manifestazioni sportive sia locali che di livello nazionale (in collaborazione con le altre pubbliche della provincia). Si occupa del servizi sociali quali trasporti anziani e diversamente abili da/per i vari centri del territorio. Mediamente ogni giorno vengono impegnati dai 30 ai 35 volontari. La Croce Bianca di Sant’Ilario può contare su di un parco macchine efficiente composto da quattro ambulanze abilitate al trasporto in emergenza-urgenza, due auto-mediche, cinque pulmini trasporto disabili e un mezzo di protezione civile. A tal proposito, negli anni si è formato un gruppo di volontari per la protezione civile, che si è distinto per la capacità con cui ha affrontato le varie emergenze nazionali per le quali è stato richiesto l’intervento. «Ci teniamo aggiornati per le attività, com’è successo nel caso dell’alluvione in Romagna, piuttosto che in altre calamità come il sisma in Emilia – spiega la presidentessa dell’associazione Gessica Reggiani, eletta lo scorso agosto –. Il nostro gruppo interviene per l’ambito sanitario e viene attivato al momento del bisogno». Tra gli interventi della Croce Bianca di Sant’Ilario segnaliamo quello del 2005 a Roma. Con la morte del papa Giovanni Paolo II, e la difficoltosa gestione dell’enorme numero di pellegrini, otto volontari furono impegnati al campo di Tor Vergata per assistenza alle migliaia di persone che volevano partecipare alle esequie, mentre un coordinatore gestì i mezzi presso la centrale operativa. Nel 2009, invece, a seguito del terremoto che ha colpito l’Abruzzo, i volontari sono intervenuti per tutta la durata dell’emergenza. Già il 7 aprile erano al campo di Villa Sant’Angelo, in provincia di L’Aquila, con un mezzo sanitario. I volontari si sono alternati per lungo tempo, fino alla chiusura del campo avvenuta il 2 novembre dello stesso anno.
Infine, nel 2012, quando avvenne il terremoto in Emilia, la Croce Bianca fu impegnata già dalle prime ore del mattino del 20 maggio, con squadre e mezzi, nell’evacuazione di un ospedale, nella provincia di Modena, con mezzi sanitari e trasporto disabili. Il 29 maggio dopo la seconda scossa di terremoto, le venne chiesto di allestire la nostra struttura Pma all’ospedale di Carpi divenuto inagibile. Nele strutture dell’associazione trova ospitalità, nelle primissime fasi dell’emergenza, il pronto soccorso «Il cuore, però, della nostra attività – ammette la presidentessa – è l’emergenza-urgenza e i servizi alla persona, come quelli di trasporto. Accompagniamo gli anziani alle case protette dei nostri tre comuni, ma anche i cittadini a fare visite e terapie. La nostra organizzazione è importante e si muove 365 giorni all’anno». «Sono volontaria da vent’anni – continua Reggiani –, perciò ho accumulato un po’ di esperienza. Essere presidente è impegnativo, ma al tempo stesso molto bello, perché ti permette di vivere l’associazione a 360 gradi in tutto, dalle relazioni con i Comuni, con le Asl, ai volontari stessi, con tutto quello che significa portare avanti una macchina molto complessa, ma che allo stesso tempo funziona ed è presente sul territorio da tanti anni». In tutto la Croce Bianca di Sant’Ilario conta circa 200 volontari, che nel 2024 hanno percorso 200mila chilometri con i loro mezzi, per un totale di 2.500 interventi. Numeri importanti, che confermano la centralità e la valenza del servizio offerto da parte dell’associazione Croce Bianca che, ricordiamo, si occupa di coprire tre comuni, ovvero Sant’Ilario d’Enza, Gattatico e Campegine. l © RIPRODUZIONE RISERVATA