Gazzetta di Reggio

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La tradizione

La ninna nanna per i nuovi nati torna a emozionare a Rolo

Miriam Figliuolo
La ninna nanna per i nuovi nati torna a emozionare a Rolo

Grazie alle registrazioni di 40 anni fa della canzone cantata dai Simboli, padre e figlia

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Rolo Le voci dei rolesi Benito e Anna Simboli, padre e figlia, tornano a emozionare a Rolo con la ninna nanna di Brahms per i nuovi nati. È successo domenica 12 gennaio 2025, dopo diverso tempo che non accadeva, e ha entusiasmato i fortunati che sono riusciti ad ascoltarla, scoprendo che il nuovo nato è un bimbo.

A risuonare infatti è stata la canzone cantata da Benito Simboli ben 40 anni fa. Un vecchio nastro, ma dalla qualità dell’audio ancora buona, garantiscono i rolesi, diffuso grazie all’impianto di cui è dotata la parrocchia posto in cima al campanile della chiesa di San Zenone.

Ma soprattutto grazie alla disponibilità di don Michele Chojecki (in questi giorni in Polonia), più che felice di rinnovare la tradizione, e il lavoro dei collaboratori parrocchiali Giorgio Contini, che a Rolo è anche consigliere comunale, e Guido Ligabue, dell’associazione sportiva Ariolas, oltre che del musicista rolese Luigi Morselli.

Ora come allora l’emozione nell’udire risuonare note e voce è tanta. E dopo le prime note, anche domenica, c’è stata l’attesa per sapere se la ninna nanna sarebbe stata quella cantata da Anna (nel caso di una bimba) o da Benito (se il nuovo nato è un maschietto).

Si è scoperto così che la canzone questa volta dava il benvenuto a un bimbo, la cui mamma è rolese d’origine. A chiedere che venisse fatta risuonare è stata la nonna.

Johannes Brahms compose il Wiegenlied opera 49 n° 4 “Guten Abend, gute Nacht” (Ninna nanna: Buona sera, buona notte) per voce e pianoforte nel 1868. Più semplicemente conosciuta come “Ninna nanna” è stata tradotta in molte lingue, e anche in italiano con diversi testi.

La storia della tradizione del paese, ritornata in auge da qualche tempo, è stata raccontata con precisione da Alessandra Amati sulla pagina Facebook “Per Rolo e i Rolesi”.

«Nella seconda metà degli anni ’80 , il nostro amato parroco di quel periodo, don Umberto Borghi, amante della musica e del canto, aveva avuto la bellissima idea di annunciare a tutto il paese ogni nuova nascita, come simbolo di condivisione per un evento felice – scrive –. Quale modo migliore della dolcissima ed emozionante ninna nanna di Brahms? Il canto era stato affidato ai bravissimi Benito e Anna Simboli, papà e figlia, i quali avevano registrato due nastri: Anna cantava la ninna nanna quando la nascita era di una bimba. Benito per i maschietti. Credo che tutti i bimbi di Rolo nati in quegli anni (compresa mia figlia) siano stati annunciati al paese in questo modo bellissimo».

La tradizione è andata via via spegnendosi e per un certo periodo la ninna nanna non ha più risuonato.

Ma da qualche tempo la tradizione è stata ripresa e ora l’invito è a tutti i neo genitori «a rivolgersi in parrocchia per chiedere di annunciare il lieto evento».  l

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