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Reggio Emilia, il bus di sera si prenota con un click: ecco come funziona

Massimo Sesena
Reggio Emilia, il bus di sera si prenota con un click: ecco come funziona

Ottimi numeri nei primi quattro mesi di attività del nuovo servizio: più di 1.300 persone lo hanno usato

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Reggio Emilia Eh... ma a Reggio, dopo una certa ora in giro non c’è anima viva, e se poi ti devi spostare... Auguri.. È uno dei mille luoghi comuni che riguardano la nostra città, ma qualcosa ci dice che questo, più di altri, ha, se non le ore... i mesi contati. Merito del clickbus urbano, ovvero dei dati incoraggianti che sta dando il nuovo servizio serale di trasporto pubblico su prenotazione. Entrato in funzione da settembre dello scorso anno, il nuovo sistema ha già fatto registrare numeri che fanno ben sperare e autorizzano già ora il Comune a studiare un suo potenziamento. Nei primi mesi di vita, questo sistema ha portato in giro per la città, di sera o di notte (ultima corsa alle 0.30 dalla domenica al giovedì, mentre il venerdì e il sabato il servizio è attivo fino all’una e mezza del mattino) più di 1.300 persone, con un aumento di oltre l’11% rispetto ai passeggeri che si avventuravano in città utilizzando il vecchio sistema di bus notturno a chiamata.

C’era una volta Aladino

Il nuovo servizio di bus urbano a prenotazione nasce dalle ceneri dell’esperienza di Aladino, dal nome del genio della lampada che in realtà, nel caso di specie, era privo di qualsiasi superpotere e faceva un po’ quello che poteva: bisognava prenotarlo con 24 ore d’anticipo e comunque la richiesta andava fatta sempre prima delle 18. Insomma, tutto il contrario di una favola. Ora, invece, tutto è gestibile dal proprio cellulare attraverso una applicazione in cui è possibile programmare e spostare l’orario e decidere partenza e arrivo del tragitto che si intende fare. «I risultati – commenta l’assessora alla mobilità del Comune, Carlotta Bonvicini – sono incoraggianti e forniscono la prova della bontà di questa operazione fortemente voluta dal Comune assieme alla Agenzia per la mobilità». Invero, che questo modello funzioni lo dimostrano proprio i dati nel raffronto tra il lavoro svolto dal vecchio Aladino negli ultimi quattro mesi del 2023 e tutti i viaggi fatti dal nuovo minibù utilizzato per il servizio Clickbus urbano nello stesso periodo del 2024. Dai dati sugli ultimi 4 mesi dell’anno scorso sono aumentati gli utenti serviti ma diminuiti i chilometri percorsi e questo vuol dire che, grazie a un algoritmo sempre più preciso si riesce a ottimizzare il servizio, riuscendo persino a servire diversi utenti nell’ambito di un’unica corsa». E così, mentre l’intelligenza artificiale fa il suo lavoro sistemando al meglio domande e offerte, il reggiano... aspetta. Ma nemmeno tanto se è vero che l’attesa media è attorno ai 12 minuti. E se qualcuno obiettasse che quest’attesa rimane ancora poco competitiva rispetto a quella per un taxi, sicuramente di competitivo c’è il costo: il biglietto per il clickbus costa infatti 2 euro 50 centesimi.

Gli utenti e le mete

Difficile dire se rispetto agli utenti diurni, le persone che hanno sin qui utilizzato questo tipo di servizio siano diversi. Certo, qualcosa si può dedurre da altri dati come ad esempio la maggiore frequenza del servizio che si è registrata tra le 21 e le 22, o soprattutto le serate in cui per questo minibù notturno c’è maggiore lavoro, e in questo caso parliamo di giovedì, venerdì e sabato, mentre la domenica e il lunedì le richieste calano sensibilmente. Tutte queste informazioni fanno pensare che gli utenti siano in genere abbastanza giovani. Meno indicative ma ugualmente interessanti nella prospettiva di uno sviluppo del servizio sono i dati che riguardano, ad esempio, le fermate più gettonate (al primo posto il parcheggio antistante lo stadio e il centro commerciale i Petali, seguito dalla stazione storica, dal Santa Maria Nuova e dalla Mediopadana) e anchetratte maggiormente battute: Stazione–Foscato, Ospedale-Mediopadana, parcheggio Stadio-Pieve Modolena.«I risultati sin qui ottenuti – spiega l’assessora Bonvicini – ci dicono che la domanda di un servizio di questo tipo c’è. È ovvio che per implementarlo e perfezionarlo occorre che questi numeri crescano ancora in modo da rendere sostenibili ulteriori investimenti».l © RIPRODUZIONE RISERVATA