Correggio, la prefetta ha deciso di mandare il Reparto prevenzione crimine
E’ quanto stabilito dalla prefetta di Reggio Emilia Rita Cocciufa, durante una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica organizzata a Correggio
Correggio «L’attenzione delle forze dell’ordine sul territorio della Pianura Reggiana è massima e al fine di incrementare i livelli di sicurezza reale e percepita dai residenti, nei prossimi mesi verranno organizzati alcuni servizi specifici nella città di Correggio ai quali parteciperà, oltre ai carabinieri e alla polizia locale, anche il Reparto prevenzione crimine della Polizia di Stato». Lo ha detto la prefetta di Reggio Emilia Rita Cocciufa.
Ieri si è tenuta a Correggio la seconda tappa del "Comitato itinerante", un’iniziativa voluta dalla prefetta per consolidare il rapporto tra la squadra dello Stato e gli enti locali. Nella seduta sono stati coinvolti, in un’apposita riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica organizzata proprio nella sala consiliare del municipio, tutti i sindaci dei comuni dell’Unione Pianura Reggiana (Correggio, Campagnola Emilia, Fabbrico, San Martino in Rio, Rolo e Rio Saliceto), oltre al presidente della Provincia Giorgio Zanni, al questore Giuseppe Maggese, al comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri Orlando Hiromi Narducci, al comandante provinciale della Guardia di Finanza Filippo Ivan Bixio e al comandante della polizia locale dell’Unione Tiziano Toni.
È stata l’occasione per fare il punto della situazione sull’ordine e la sicurezza pubblica del territorio dell’Unione, caratterizzato dalla presenza di una città media quale Correggio e di cinque comuni di piccole dimensioni. Da mesi i residenti di Correggio e non solo lamentano una recrudescenza dei furti nelle case. Un tema che tiene banco nel dibattito politico e tra la gente. «Dall’esame congiunto, come si legge in una nota, è emerso che, a fronte di un aumento della delittuosità e in particolare dei furti, l’attività messa in campo dalle forze dell’ordine risulti particolarmente efficace sia in termini di prevenzione che di repressione, dato che i responsabili vengono spesso individuati in breve tempo».
Indubbiamente l’attività dei carabinieri ha portato in questi mesi a denunciare i responsabili di molti reati. Purtroppo, ma questo non dipende dalle forze dell’ordine, alcune delle persone denunciate continuano a gravitare nel territorio e a commettere crimini, e questo crea un senso di impotenza nei cittadini. Questa situazione potrebbe migliorare con la conclusione dell’iter processuale. Accanto ai reati predatori, preoccupano gli amministratori locali gli episodi di vandalismo commessi soprattutto da ragazzi, ed espressione del più generale fenomeno del disagio giovanile.
«Su questo fronte - ha detto la prefetta - insieme ai controlli di polizia occorre un intervento strutturale che, partendo proprio dai sindaci, coinvolga a trecentosessanta gradi i servizi sociali, i servizi educativi e, se necessario, i servizi socio-assistenziali e socio-sanitari dell’Azienda Unità Sanitaria Locale (Ausl)». Soddisfatto il sindaco di Correggio e presidente dell’Unione Fabio Testi che, nel ringraziare il prefetto a nome di tutti gli amministratori locali, ha evidenziato l’importanza dell’iniziativa «anche alla luce dei furti che hanno coinvolto abitazioni private e attività commerciali nel nostro territorio e delle recenti vicende criminose in ambito giovanile», e ha sottolineato come, anche in questa occasione, sia stata confermata «la piena collaborazione tra prefettura, forze dell’ordine e Comuni su un tema così delicato»