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Da Guastalla alla tv di Hong Kong per insegnare l’arte del pane

Riccardo Mandurino
Da Guastalla alla tv di Hong Kong per insegnare l’arte del pane

Flavio Borghi, noto fornaio di Guastalla e titolare della "La Butega ad Franton", è stato ospite di una trasmissione televisiva di Hong Kong

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Guastalla Da Guastalla a Hong Kong per insegnare l’arte della panificazione. Il noto fornaio Flavio Borghi, 44enne, titolare della apprezzata e pluripremiata "La Butega ad Franton", è stato ospite di una televisione della metropoli asiatica.

Borghi ha partecipato alla trasmissione "Alla ricerca degli ingredienti italiani" sul canale TVB Plus.«La puntata era dedicata all’arte bianca, ovvero alla trasformazione della farina nel prodotto finale», spiega Amy Lin, conduttrice di Hong Kong, trapiantata da quasi vent’anni in Italia (con il marito Corrado gestisce il ristorante Mangiare Bere Uomo Donna a Suzzara di Mantova), che ha organizzato la puntata.

«Borghi ha spiegato al famoso conduttore Tony Hung, come fare il pane - spiega Lin -. A Hong Kong amiamo molto la vostra cucina, specialmente il Parmigiano Reggiano, che è facilmente trovabile in Asia anche se ha costi davvero elevati».

Borghi ha deciso di puntare sull’emilianità durante la registrazione. «Ho fatto il pane di pasta dura - dice il fornaio - che è tipico del reggiano e un pane ferrarese fatto a mano. Inoltre, la torta di riso, prodotto tipico della nostra provincia». Borghi si è anche cimentato con una focaccia con pomodoro e mozzarella.

Il guastallese non è nuovo a rapporti culinari con l’Oriente: «Sono andato più volte a Taiwan per fare dei corsi ai panettieri locali, per loro italiani e francesi sono i massimi esempi nella panificazione». Le differenze fra le nostre abitudini e quelle orientali sono molteplici, ma meno per quanto riguarda i buoni sapori: «Ad Hong Kong, a Taiwan e in Giappone c’è un grande consumo di pane, loro ne mangiano molto a colazione. A Taiwan ci sono due panettieri campioni del mondo che ho avuto il piacere di incontrare qualche anno fa».

Per concludere, il panettiere reggiano ha voluto raccontare un piccolo aneddoto del dietro le quinte delle riprese: «Quando hanno sentito che mi alzavo la notte per fare il pane si sono straniti, loro iniziano alle sei del mattino a impastare. A quell’ora in Italia il pane è già pronto per essere venduto»