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Non+Soli ha portato a Reggio Emilia l’amministratore di sostegno

Mattia Amaduzzi
Non+Soli ha portato a Reggio Emilia l’amministratore di sostegno

Un pilastro fondamentale nella tutela di persone fragili che si trovano nell'impossibilità di provvedere autonomamente ai propri interessi

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Reggio Emilia Il progetto “Non+Soli con l’amministratore di sostegno” nasce nel 2004 e fin dalla sua istituzione si è posta il compito di promuove l’amministratore di sostegno. Questa figura, prevista dal codice civile con la legge n.6 proprio del 2004, si occupa di affiancare una persona con scarsa o nulla autonomia e sostituirla nelle funzioni che non è in grado di svolgere da sola. I beneficiari di un’amministrazione di sostegno possono essere dunque persone anziane, con disabilità, con demenza o malattie psichiatriche o degenerative, ma anche con dipendenze. Perciò, tutte quelle persone che non possono più occuparsi autonomamente di tutti gli aspetti e scelte della propria vita, inclusi quelli economici e sanitari. Ad affiancarli, in qualità di amministratori di sostegno c’è spesso un familiare, oppure un volontario. Ed è proprio a loro che il progetto Non+Soli si rivolge.

Vent’anni fa il Centro servizi al volontariato “Csv Emilia” (all’epoca “DarVoce”) ha creato il progetto “Non +Soli” insieme alle associazioni di volontariato che si occupavano di disabilità, e lo ha posto come punto di riferimento per cittadini, associazioni ed enti interessati all'amministrazione di sostegno nella provincia reggiana, con l’obiettivo di informarli e sensibilizzarli sul ruolo dell'amministratore di sostegno, formarli e supportarli nel loro compito, ma anche favorire la collaborazione tra enti e realtà del territorio, garantendo l’accesso gratuito all'istituto a tutti, senza discriminazioni. La legge del 2004 ha introdotto questo prezioso strumento, ma la sua efficacia dipende dalla sua conoscenza, dalla sua diffusione e da un suo corretto utilizzo. Il progetto “Non+Soli con l’amministratore di sostegno” è divenuto nel tempo un pilastro fondamentale nella tutela di persone fragili che si trovano nell'impossibilità di provvedere autonomamente ai propri interessi. Il progetto, infatti, garantisce a tutti l’accesso all’istituto senza differenze di competenze e risorse in maniera gratuita. Tutte le attività sono realizzate grazie all’impegno gratuito di una rete di volontari esperti – formati e quotidianamente attivi sul progetto – in particolare negli otto sportelli gratuiti sul territorio (di cui uno direttamente in Tribunale), in cui le persone possono gratuitamente chiedere informazioni e affiancamento nelle pratiche burocratiche che rappresentano il grande scoglio per molti amministratori di sostegno. Csv Emilia svolge la funzione di coordinamento tra i diversi attori sociali: la rete dei volontari, gli enti del terzo settore e le istituzioni locali, che lavorano insieme per realizzare l'autodeterminazione delle persone fragili. Ma la vera forza di “Non+ Soli” risiede nella sua rete.

Il progetto collabora con tante associazioni del territorio, come Fondazione Durante e Dopo di Noi, Aima, Sostegno e Zucchero Anfaas, l’Hospice di Guastalla. Sul progetto è attiva una collaborazione, scaturita da una manifestazione di interesse con le Unioni dei Comuni di tutta provincia, il Comune di Reggio Emilia, l’Ausl ed un protocollo d’intesa con il Tribunale di Reggio Emilia. Numerosi cittadini, inoltre, sostengono il progetto con donazioni. Le azioni e gli interventi a cui “Non+Soli” sta dando continuità sono finalizzate a creare prossimità, sostegno e supporto non solo alla persona fragile, promuovendone la dignità, le autonomie residue e la partecipazione alla vita sociale, ma anche a chi se ne prende cura: familiari, amministratori di sostegno e caregiver (figure che spesso coincidono). Il tutto volto al miglioramento della qualità della vita di tanti cittadini che vivono situazioni di non autosufficienza, sempre più frequenti in una società che invecchia. Per questo “Non+Soli” si pone l’obiettivo di sostenerli e supportarli direttamente ed indirettamente attraverso la risposta diretta ai loro bisogni e partecipando attivamente al sistema integrato di azioni ed interventi territoriali. Nel corso del 2024 sono state aiutate quasi 2mila persone. A loro sono stati erogati quasi 6mila servizi di assistenza alla pratica di amministrazione di sostegno, ascolto delle problematiche relative alla gestione di un soggetto fragile, formazione. Considerando che l’unica alternativa alle consulenze gratuite dei volontari Non+Soli sono quelle a pagamento di professionisti (commercialisti o avvocati), l’operato dei volontari nel 2024 ha generato alle famiglie e ai servizi sociali della provincia reggiana un risparmio di carattere economico di 1 milione e 700 mila euro. Questo risparmio è stato realizzato grazie a oltre 6.800 ore di volontariato da parte di 42 volontari presenti sugli otto sportelli della provincia di Reggio Emilia. Se ampliamo invece la lente d’ingrandimento, dall’inizio del progetto di Non+Soli sono stati aiutati circa 15mila cittadini reggiani. A loro sono stati erogati circa 36mila servizi per un risparmio sociale di quasi 20 milioni di euro. l © RIPRODUZIONE RISERVATA