Brucia il tetto di due villette: tre persone devono lasciare casa
Sette squadre in azione per domare le fiamme divampate prima dell’alba in via Aron Eugenio Ravà
Reggio Emilia Un incendio che ha devastato oltre 600 metri quadri di tetto, che si aggiungono ai danni all’interno delle abitazioni.
Dalle primissime stime, a rogo ancora in corso, il danno potrebbe aggirarsi intorno al mezzo milione di euro in seguito al vasto incendio che ha coinvolto il tetto in legno di due villette adiacenti in via Aron Eugenio Ravà, alla Pulce, quartiere residenziale a ridosso di via Settembrini.
L’allarme è scattato alle 21 di venerdì sera, e via Ravà è stata raggiunta subito da un ingente dispiegamento di pompieri. Sono sette le squadre dei vigili del fuoco provenienti da Reggio Emilia, Luzzara, Sassuolo, Sant’Ilario e Guastalla chiamate sul luogo dell’incendio. Squadre che hanno lavorato tutta la notte e con molta attenzione, vista la copertura di legno.
Sono arrivati anche agenti della polizia, per garantire la sicurezza dei residenti, e il personale del 118, pronto a intervenire nel caso fossero necessari soccorsi. Le operazioni di spegnimento si sono concluse nella mattinata di ieri, ma i danni sono ingenti: sono tre le persone rimaste fuori casa.
Nel momento in cui è divampato l’incendio, due donne stavano dormendo all’interno dell’abitazione.
«Mia mamma, Beata Kowalska, 60 anni, e mia nonna, Laura Immovilli, 80, erano andate a dormire, io ero ancora sveglio – racconta Simone Vecchi, 25 anni, di professione giardiniere, figlio della proprietaria di una delle due villette interessate dalle fiamme –. Erano passate le 21 di venerdì sera, quando ho iniziato a sentire odore di bruciato. Venerdì avevamo acceso il camino per scaldarci, vista la temperatura da giornata fredda: quando ho iniziato ad avvertire un odore come di plastica bruciata il fuoco nel camino era quasi spento. Mi sono affacciato e ho visto il comignolo completamente in fiamme, ora, invece, è un po’ piegato».
«Ho avvertito immediatamente il 115 non appena ho visto le fiamme: i vigli del fuoco sono intervenuti tempestivamente – chiarisce il giovane –. Purtroppo, le fiamme si sono estese a entrambe le ville, alla nostra e a quella vicina. Dai primi sopralluoghi effettuati dopo lo sprigionarsi del rogo, la canna fumaria sembra che sia stata realizzata alla bell’e meglio. Purtroppo, si sono già verificati altre volte episodi spiacevoli relativi all’abitazione in cui la mia famiglia vive da 27 anni. Già l’estate scorsa siamo stati costretti a rifare tutto l’impianto fognario a nostre spese. Abbiamo dovuto tirare fuori 50mila euro di tasca nostra. Il valore di queste ville è sul milione di euro. L’abitazione non è agibile, abbiamo acqua fino nelle cantine e al momento siamo tutti e tre sfollati. Per fortuna, grazie alla generosità dei parenti, possiamo contare sulla loro ospitalità».
Gli esperti dovranno effettuare anche nei prossimi giorni i rilievi necessari per verificare con certezza la stabilità delle strutture. Le ville sorgono esattamente di fronte al basamento posto per la collocazione di un’antenna.
La testimonianza del residente Simone Vecchi: guarda il video.