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Olimpiadi: Emilia Romagna e Toscana unite per questo traguardo

Olimpiadi: Emilia Romagna e Toscana unite per questo traguardo

Siglata la lettera d’intenti fra le due Regioni e confermato l’interesse per i Giochi 2036

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La corsa sarà lunga, difficile e ricca di sfidanti. Al momento si chiamano Nusantra (Indonesia), Istanbul (Turchia), Ahmedabad e Delhi (India) e Santiago (Cile). Se l’Emilia Romagna e la Toscana vogliono ospitare i Giochi olimpici estivi del 2036 dovranno superare quella concorrenza. Già Stefano Bonaccini aveva lanciato l’idea di una candidatura ufficiale, rilanciata dagli attuali presidenti delle due Regioni: Michele de Pascale ed Eugenio Giani.

È uno dei punti toccati ieri in occasione della lettera di intenti tra le due Regioni firmata dai governatori. È Giani a dire che «sulle Olimpiadi 2036 lavoreremo con serietà». Secondo il presidente della Toscana, si tratta di una «prospettiva che potrebbe unire le nostre Regioni, per offrire eventi che valorizzano il nostro territorio e il nostro ambiente attraverso lo sport». Del resto, de Pascale a sua volta è convinto che «Emilia-Romagna e Toscana insieme non si debbano porre limiti, per lavorare in maniera congiunta sui “grandi eventi”. Fino ad oggi – sottolinea il presidente dell’Emilia-Romagna –, abbiamo già fatto grandi cose sia in campo sportivo che culturale, come il Tour de France e i 700 anni di Dante».

La lunga corsa

Se le due Regioni vorranno correre, dovranno allacciare scarpe veloci, soprattutto se scenderanno in campo altri Paesi che stanno accarezzando l’idea di organizzare le Olimpiadi: Città del Capo e Johannesburg (Sudafrica), Seul e la Provincia di North Jeolla (Corea del Sud), Doha (Qatar) e Riyad (Arabia Saudita), Budapest (Ungheria) e Berlino (Germania). Ma non sarebbe un’utopia, soprattutto considerando che i Giochi del 2032 si terranno in Australia, a Brisbane, e dunque, secondo criteri canonici, difficilmente il Cio sceglierà un Paese asiatico, scremando e non di poco la concorrenza. L’ultima volta è accaduto tra il 1948 e 1952 a Londra e Helsinki.

Va poi tenuto conto del fatto che – al momento – Arabia Saudita e Qatar non incarnano esattamente i valori etici e sociali della manifestazione. È vero che mancano 12 anni, ma per i tempi olimpici siamo prossimi alla necessità di prendere una decisione ufficiale.

Il patto d’amicizia

I due presidenti hanno affrontato altri temi, firmando a Firenze una lettera d’intenti dalla quale scaturirà un Patto per dare una cornice stabile alle relazioni interregionali e per continuare e rafforzare la collaborazione attiva tra regioni confinanti. L’intesa riguarda otto materie: la sanità, la ricerca e innovazione, l’Appenino e le aree interne, il turismo e i grandi eventi, la cultura, il digitale, le infrastrutture e la mobilità e il contrasto al dissesto idrogeologico.

«Le nostre – ha commentato Giani – sono regioni gemelle. Siamo l’Italia di mezzo e sono molto felice che il presidente de Pascale abbia accettato il mio invito. Lui fa parte di una nuova generazione di amministratori a cui tutti guardiamo con speranza».

De Pascale ha aggiunto: «Vogliamo lavorare insieme su temi strategici per le nostre comunità. Abbiamo bisogno di unire le nostre forze per affrontare con incisività le sfide più importanti che ci troviamo davanti. A partire dalla difesa della salute pubblica e universalistica con la necessità di un rifinanziamento strutturale del Fondo sanitario nazionale e la rimozione dei vincoli di spesa per il personale, su cui entrambe le assemblee legislative hanno promosso disegni di legge di iniziativa regionale».