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Emergenza abitativa, in arrivo sessanta nuovi alloggi a Reggio Emilia

Emergenza abitativa, in arrivo sessanta nuovi alloggi a Reggio Emilia

Appartamenti sfitti di proprietà di alcuni Comuni reggiani saranno ristrutturati e messi a disposizione, a canone calmierato

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Reggio Emilia Entro quest’anno 60 alloggi pubblici sfitti di proprietà di alcuni Comuni reggiani saranno ristrutturati e messi a disposizione, a canone calmierato, a nuclei del cento medio in difficoltà e per lavoratori provenienti da fuori città che necessitano di una soluzione abitativa anche per brevi periodi. La boccata d'ossigeno arriva dal programma di “Scambio Erp-Ers” della Regione, a cui hanno aderito i Comuni di Reggio, Brescello, Guastalla, Correggio, Cavriago, Castelnovo Monti, Luzzara e Sant'Ilario d'Enza, che riceveranno per gli interventi di ristrutturazione circa 25.000 euro. A realizzarli materialmente sarà Acer, individuata dalla Regione come soggetto attuatore del programma. L'operazione è stata approvata dal Tavolo provinciale delle Politiche abitative e autorizzato dalla Conferenza degli Enti della provincia.

«Oggi la crisi abitativa colpisce settori sempre crescenti della nostra società, arrivando a coinvolgere anche persone che lavorano, ma che comunque non riescono a trovare sul mercato un alloggio adeguato – spiega l'assessore regionale alle Politiche abitative, Giovanni Paglia – Ecco perché vogliamo avviare una stagione in cui l’edilizia sociale sia al centro delle scelte politiche della nostra Regione, con l’obiettivo di garantire ad ogni persona una casa ad un costo sostenibile per il proprio reddito». In questa direzione, «recuperare alloggi che ora rimangono vuoti perché inagibili è un passo importante verso la riqualificazione dei quartieri, la coesione sociale e il diritto alla casa», conclude Paglia. Annalisa Rabitti, presidente del Tavolo per le Politiche abitative della provincia di Reggio e assessora alle Politiche per la casa del capoluogo, parla di «una risposta concreta al bisogno di alloggi, che è sempre più esteso e che colpisce anche lavoratori e lavoratrici, che in passato, grazie al reddito percepito, potevano ricorrere al mercato ordinario, e ora non più». Rabitti ricorda la crisi del sistema dell'affitto, «causato soprattutto dal clima di sfiducia nel concedere in affitto le proprie case» e su cui bisogna intervenire «ricostituendo un contesto sociale di fiducia». Marco Corradi presidente di Acer Reggio e delle Acer dell’Emilia-Romagna evidenzia infine: «Le Aziende casa hanno ampliato e diversificato i propri servizi anche nella filiera dell'affitto, migliorando la propria capacità di risposta ai nuovi bisogni delle persone e delle famiglie che già vivono nelle nostre città o arrivano per motivi di studio e di lavoro». l © RIPRODUZIONE RISERVATA