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Lutto

È morto Umberto Lusuardi artigiano e artista del ferro

Mauro Pinotti
È morto Umberto Lusuardi artigiano e artista del ferro

Reggiolo: aveva 76 anni e tante passioni. Aveva gestito una piccola maglieria a telaio la S.V.A

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Reggiolo Cordoglio in città per la scomparsa, dopo una lunga malattia, di Umberto Lusuardi da tutti conosciuto come “Lus”. Aveva 76 anni. È morto domenica. Noto artigiano aveva gestito una piccola maglieria a telaio la S.V.A., nella zona industriale “Ranaro”. Dopo la crisi del settore, era andato a lavorare come dipendente dal suo amico storico Aldo Bertolotti, che produceva varie insegne in metallo. Lusuardi era appassionato d’arte, amava realizzare opere in ferro, spesso materiale riciclato nella ditta dove lavorava. Ha creato 90 opere e avrebbe voluto organizzare una mostra, ma il Covid ha rovinato i suoi piani. Un anno e mezzo fa si è ammalato e ha dovuto abbandonare le sue intenzioni. Insieme ad alcuni amici aveva fondato una sorta di “Club gastronomico” in cui svolgeva il ruolo di “chef”. Un’amica lo ricorda così: «Ciao Umberto, sono sicura che da lassù cucinerai ancora i tuoi spaghetti alle aragostelle. Fai buon viaggio».Tra le sue passioni anche il tennis. Faceva parte del circolo tennistico di Reggiolo e in qualità di giudice arbitro, dirigeva le partite dei tornei giovanili. «Mio padre era un uomo speciale. Non lo dico solo perché sono il figlio – racconta commosso Vito –. Lo testimonia la stragrande maggioranza di amici che sono venuti a salutarlo alla camera ardente. Quello che posso dire è che aveva sempre la battuta pronta e riusciva a strappare un sorriso anche a chi lo conosceva da poco. Inoltre di mio padre ricordo che era sempre in mezzo ai giovani. Per il suo aspetto giovanile e sorridente, nessuno credeva che avesse più di 70 anni». Tantissimi i messaggi di affetto e vicinanza ai familiari. C’è chi lo ricorda come una persona gentilissima, e chi sente già la sua mancanza: «Una brutta notizia. Lascia sicuramente un vuoto incolmabile. Ci mancherà tanto». Il vicesindaco Franco Albinelli ricorda l’amico “Lus” quando erano ragazzi: «Aveva una grande passione per il calcio. E giocava molto bene. Non è mai entrato in qualche squadra, giocavamo solo tra amici». Oggi martedì 21 gennaio l’addio alle 10.30 nelle camere ardenti dell’ospedale di Guastalla. La salma, affidata alle onoranze funebri Bonini, verrà cremata e le sue ceneri disperse. Lascia nel dolore la moglie Anna Fusari, i figli Vito e Antonio e i nipoti. l © RIPRODUZIONE RISERVATA