Gazzetta di Reggio

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Violenza al Campo di Marte

La 14enne ha detto no alla richiesta di baciarli ecco perché il branco si è vendicato

Ambra Prati
La 14enne ha detto no alla richiesta di baciarli ecco perché il branco si è vendicato

Oggi l’interrogatorio per i ragazzi accusati che hanno dai 15 ai 16 anni

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Reggio Emilia È stata palpeggiata, spintonata e scaraventata a terra solo perché ha detto no. Un netto rifiuto, opposto al gruppo di ragazzi che pretendevano un bacio ciascuno. Sarebbe stata questa la causa scatenante dell’aggressione ai danni di una 14enne, che ha denunciato il branco raccontando di quei bulli che avrebbero passato il segno mettendole le mani addosso. Oggi, su delega del Tribunale per i Minorenni di Bologna, si svolgerà l’interrogatorio dei tre ragazzi di 15 e 16 anni (gli unici identificati con certezza, i componenti del branco erano almeno il doppio) ora indagati per i reati di stalking e violenza sessuale.

Secondo la ragazzina si tratta di compagni del suo stesso istituto superiore che da tempo la prendevano di mira. L’indagine è tuttora in corso e il riserbo degli inquirenti è massimo, considerata l’età degli interessati, ma qualche dettaglio in più è trapelato su questa vicenda tra giovanissimi che ha impaurito la ragazzina e messo in comprensibile allarme anche i genitori dei ragazzi, alle prese con le conseguenze legali di quello che secondo gli indagati è stato uno scherzo di cattivo gusto sfuggito di mano e avvenuto davanti a un nutrito numero di coetanei che potrebbero essere chiamati a testimoniare dagli avvocati difensori, nominati d’ufficio. I fatti risalgono alla serata del 29 dicembre scorso e hanno avuto per teatro il campo di Marte, abituale luogo di ritrovo della compagnia di adolescenti. A un certo punto la 14enne si ritrova da sola con i maschi, che cominciano a fare avances e vogliono un bacio a testa. Fin qui può sembrare una sfida poco avveduta o un goffo approccio. Senonché, al netto rifiuto della minore che non ci pensa nemmeno ad esaudire la richiesta, il gruppo non demorde e l’atteggiamento si fa greve: la ragazzina viene circondata e palpeggiata e, quando cerca di reagire, spintonata fino a cadere per terra. Il resto lo si può immaginare. Lo spavento della 14enne che non vuole più andare a scuola, la consapevolezza di aver subìto un sopruso e la decisione di denunciare, visto che non era la prima volta: secondo la minorenne erano mesi che quel gruppo la perseguitava. l © RIPRODUZIONE RISERVATA