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La replica

Pugno in faccia, la Rubierese: «Insulti razzisti al nostro atleta, ma la reazione è inappropriata: siamo dispiaciuti»

Pugno in faccia, la Rubierese: «Insulti razzisti al nostro atleta, ma la reazione è inappropriata: siamo dispiaciuti»

Così la squadra di Ilyas Afzaz commenta la violenza contro Simone Costa, giocatore del Boca Barco

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Reggio Emilia «La società US Rubierese condanna con fermezza ogni gesto di violenza, sia verbale che fisica, in ogni contesto, dentro e fuori dal campo di gioco». Ieri la società biancorossa ha diramato una nota stampa per esprimere «profondo dispiacere per quanto accaduto» e porgere «i migliori auguri di pronta e completa guarigione al giocatore Simone Costa, vittima di un gesto che condanniamo senza riserve». Fatta questa premessa, la società ritiene «doveroso portare all’attenzione il contesto in cui si sono verificati gli eventi».

Il contesto, per la Rubierese, è questo. «Il nostro tesserato, Ilyas Afzaz, è stato bersaglio di ripetute e gravissime offese a sfondo razzista, (segnalate invano più volte all'arbitro che non è intervenuto come avrebbe dovuto), un comportamento che giudichiamo esecrabile e assolutamente inaccettabile. Tali episodi, profondamente contrari ai principi di inclusione e rispetto che dovrebbero animare ogni competizione sportiva, non trovano alcuna giustificazione e meritano una condanna netta». Detto questo, però, «riconosciamo in ogni caso che la reazione del nostro tesserato è stata inappropriata. Anche in situazioni di estrema difficoltà emotiva, è indispensabile mantenere un comportamento rispettoso e conforme ai regolamenti. Il nostro atleta ha espresso il suo pentimento per quanto accaduto, e la società non intende minimizzare la gravità del suo gesto, che non rispecchia i valori di correttezza e fair play che ci impegniamo quotidianamente a promuovere». Infine, la Rubierese ribadisce che «si impegna a sensibilizzare i propri tesserati sull’importanza di mantenere sempre un atteggiamento responsabile, di fronte ad ogni situazione, per garantire che episodi simili non abbiano a ripetersi». l © RIPRODUZIONE RISERVATA