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«A Palermo ora c’è entusiasmo, ma la Reggiana può farcela»

Wainer Magnani
«A Palermo ora c’è entusiasmo, ma la Reggiana può farcela»

Il palermitano ed ex Benedetto Iraci sulla sfida di domenica: «Le Douraon è in forma ma ultimamente i granata giocano da squadra»

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Reggio Emilia Reggiana-Palermo sarà una partita speciale per Benedetto Iraci, 35 anni, palermitano verace e soprattutto un ex granata amatissimo dai tifosi reggiani. Quando pensi a Iraci sorge naturale l’accostamento alla partita di ritorno dei play out a Cuneo dove Benny conquistò un rigore decisivo per la salvezza. «Alla fine ciò che resta è l’affetto dei tifosi dove hai giocato – sottolinea Iraci –. Un rapporto che i reggiani continuano a manifestarmi ogni volta. Di questo vado orgoglioso e fiero: essere ricordato dai tifosi della Reggiana per l’ardore che ho messo nell’indossare la maglia granata. A Reggio Emilia rimarrò sempre legato anche perché è nato mio figlio Salvo. Oggi che vivo a Palermo, una grande città che ti offre tutto ma non quello che avevo a Reggio Emilia: la libertà di poter andare al campo in bicicletta. Amavo girare in bici per la città, utilizzare le tante piste ciclabili che ti fanno godere la sensazione di libertà. Per tre anni ho vissuto nella zona del Sali&Tabacchi e tante volte andavo in via Agosti in bicicletta. Erano passeggiate bellissime che a Palermo non mi posso concedere». Bendetto Iraci è animato dalla stessa passione che aveva da ragazzino e a 35 anni è ancora un giocatore che fa la differenza nei campionati dilettantistici della Sicilia.

«Mi sono tolto delle belle soddisfazioni, vincendo quattro campionato, ora gioco nel Città di Sant’Agata, in serie D ma seguo sempre con attenzione e affetto la Reggiana – precisa–. Domenica c’è il Palermo che ritengo una squadra con un organico di valore e che doveva puntare alla serie A ma ora sono troppo attardati. Sono reduci da due vittorie di fila, in città c’è entusiasmo ma ciò che manca è la continuità di risultati. Un avversario difficile per la Reggiana ma non impossibile perché so che i granata giocano un buon calcio e sono ormai strutturati per il campionato di serie B».

Prosegue Iraci: «Nel gruppo di Viali ci sono giocatori che mi fanno impazzire come Vergara anche se ammiro molto Sersanti per il suo dinamismo. Poi c’è sempre un fattore che fa la differenza: i tifosi. La cosa strana è che tutti dicono che al Nord non c’è la passione che abbiamo noi siciliani, invece non è così. A Reggio ho trovato nei reggiani un affetto travolgente. I tifosi granata sono incredibilmente passionali ma anche fuori dal campo la gente ti vuole bene, è generosa, aperta, sempre pronta ad aiutarti, ti fa sentire bene. Sono in tanti ancora a scrivermi, ci teniamo in contatto». Sarà un Palermo diverso rispetto alla partita d’andata alla Favorita. «È migliorato nell’organizzazione difensiva – spiega Iraci – ora subiscono pochi gol, tanto che sono la seconda miglior difesa del campionato (19 gol dietro allo Spezia con 14 reti subite, ndr) ma soprattutto possono avvalersi di un attaccante di valore come Jeremy Le Douaron che ha segnato quattro gol (Sassuolo, Bari, Modena e Juve Stabia) nelle ultime cinque partite. È senza dubbio il francese l’uomo più pericoloso del Palermo». Tra le fila dei rosanero c’è anche un illustre ex come Matteo Brunori: «Ha avuto un avvio difficile per alcune incomprensioni con i tifosi ma da diverse giornate è titolare e contro il Modena è andato anche in gol». Un Palermo che, però, non si vuole fare mancare nulla e a livello di mercato punta ad ingaggiare il bomber Pohjanpalo del Venezia. «Il Palermo ha una proprietà importante che si può permettere tutto, però in campo conta anche lo spirito di squadra, l’atteggiamento, l’anima di una squadra. Queste – conclude Iraci – sono le armi a disposizione della Reggiana che ha mostrato in queste ultime partite». l