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Il caso

Bottiglia di vino dedicata a Mussolini al ristorante: «E’ sbagliato banalizzare il male»

Bottiglia di vino dedicata a Mussolini al ristorante: «E’ sbagliato banalizzare il male»

Scandiano, la maggioranza in consiglio comunale critica l’opposizione: «Non è uno scherzo»

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Scandiano «La bottiglia di vino con l’immagine di Mussolini nel ristorante “Al Portone” di Scandiano? Non possiamo ignorare il significato che questi simboli portano con sé, soprattutto in un contesto come quello dell’edificio in oggetto, in cui si trovava una sinagoga e che fu luogo di persecuzione per una famiglia ebrea scandianese». I gruppi della maggioranza consiliare di centrosinistra di Scandiano entrano nel dibattito nato nei giorni scorsi dopo la pubblicazione dell’immagine di una bottiglia di vino, “Il camerata”, con effige di Mussolini, scattata in un conosciuto ristorante del centro storico, il cui titolare è il marito di Laura Bollito, consigliera di minoranza. L’esercizio ha sede proprio negli edifici dove un tempo si trovava il vecchio ghetto ebraico.

«A pochi giorni dalla Giornata della Memoria, episodi come questo ci ricordano quanto sia fondamentale vigilare affinché il ricordo delle tragedie del passato resti vivo e non venga mai banalizzato», fa notare il centrosinistra. E, pur «volendo credere che l’esposizione sia frutto di una sottovalutazione del significato dei simboli in questione, riteniamo fondamentale richiamare l’attenzione sull’importanza di trattare con maggiore sensibilità e consapevolezza temi che toccano la memoria collettiva e il nostro passato storico». Una frecciata viene scagliata contro il capogruppo di centrodestra Giuseppe Pagliani. «Suscita particolare dispiacere leggere le dichiarazioni del capogruppo della minoranza in consiglio comunale, che ha definito l’episodio un semplice scherzo da sottovalutare, dimostrando come sia attualissima la riflessione sulla “banalità del male”. Dispiace altresì che si sia accusata la maggioranza di un presunto atteggiamento “ostile” verso il popolo israeliano in relazione a un documento che sarà discusso in consiglio comunale il 28 gennaio. A tal proposito, riteniamo necessario precisare che nessuno ha “convinto” la maggioranza delle ragioni dello Stato di Israele». l © RIPRODUZIONE RISERVATA