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Il caso

Anche il Comune di Cavriago dice no all’antenna Iliad

Anche il Comune di Cavriago dice no all’antenna Iliad

Dopo il caso Rubiera, la sindaca Bedogni: «Le nuove installazioni causano conflitti. Ora basta»

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Cavriago Che l’aria stia cambiando nelle relazioni tra gestori della telefonia e pubbliche amministrazioni, almeno nel reggiano, si era già capito qualche giorno fa con il caso dell’antenna Iliad di Rubiera, ora a intervenire è la sindaca di Cavriago Francesca Bedogni, proprio in relazione a quanto successo nel comune ceramico. Analogamente al suo collega rubierese Emanuele Cavallaro, la Bedogni richiama lo stesso gestore telefonico a più miti consigli. A Cavriago Iliad vuole installare una nuova antenna nel parcheggio di via Govi. La posizione dell’amministrazione comunale è un netto no: una «contrarietà politica» dal momento che «si tratterebbe di un’opera di 36 metri che, oltre a destare preoccupazioni nei residenti, che già convivono da anni con altre tre antenne nel raggio di circa 100 metri, impatterebbe in modo negativo sul contesto paesaggistico ed edilizio del territorio, deturpandolo in modo significativo». Al contrario che a Rubiera, Iliad a Cavriago non ne vuole sapere di alternative, raccontano dal Comune.

«Ci siamo attivati, ma non siamo stati presi in considerazione». Di qui la riflessione. «L’installazione di nuove antenne è quasi quotidianamente causa di conflitti all’interno delle diverse comunità, conflitti che investono i Comuni senza che questi ultimi abbiano in mano gli adeguati strumenti normativi per opporsi – dice la sindaca –. Di fatto i sindaci si trovano con le mani legate». Ora, però, «i sindaci non ci stanno», afferma Bedogni: «Le esigenze di una buona connettività e gli interessi di chi la fornisce non possono prescindere dalla tutela degli interessi e delle preoccupazioni della comunità intera». Di qui la richiesta al gestore, anche a Cavriago, di «una posizione di maggiore apertura». Sul progetto c’è anche il parere negativo da parte della Commissione Qualità urbanistica: «Pur rispettando tutte le norme e tutti i valori di riferimento, è problematico per collocazione e impatto», afferma l’assessore all’Urbanistica Luca Brami che invita Iliad «a valutare alternative». Intanto sul sito del Comune è stato pubblicato l’avviso di presentazione da parte di Iliad della richiesta di autorizzazione per l’installazione dell’impianto. Chiunque – privati cittadini, associazioni, o imprese – si senta danneggiato dall’installazione dell’impianto, può formulare osservazioni in merito. «Sono già pervenuti al Comune i pareri contrari dei residenti della zona, che incontreremo per spiegare l’iter previsto in casi come questi – spiegano dal Comune –. Ci riserviamo tuttavia di proporre azioni politiche, anche concordate con le minoranze, che portino all’attenzione della cittadinanza e dei legislatori nazionali il disagio dei territori». La questione infatti è stata discussa in commissione consiliare Ambiente e territorio e ha trovato concordi maggioranza e opposizione. l M.F. © RIPRODUZIONE RISERVATA