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Mediopadana, bus esploso in stazione: ecco cosa è successo

Miriam Figliuolo
Mediopadana, bus esploso in stazione: ecco cosa è successo

Nell’urto contro la pensilina sono scoppiate le bombole del metano: feriti l’autista e un passante

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Reggio Emilia Si sono vissuti attimi di grande paura venerdì, poco prima delle 18, davanti alla stazione dell’Alta Velocità. Per cause che accerterà la polizia locale, un autobus della linea 5 ha urtato una pensilina, a ridosso dell’area degli ingressi pedonali, con il vano del carburante, posizionato sul tetto del mezzo. Il serbatoio a causa dell’urto è esploso devastando il mezzo, per fortuna in quel momento senza passeggeri a bordo. A rimanere ferito è stato il conducente, trasportato in ambulanza all’ospedale di Reggio, per i dovuti accertamenti. Pare abbia riportato traumi di lieve entità, ma con un forte shock subito dall’accaduto. Si tratta di un 57enne, un autista veterano, da un anno dipendente di Seta. Lo riferisce l’azienda dei trasporti: «Il conducente non era al suo primo turno su questa linea. Non doveva trovarsi in quel punto, però, ma nella corsia a fianco. Pensiamo si sia trattato di un malore».

A causa dell’esplosione i detriti, pezzi di lamiera, gomma e vetri – tutti i finestrini sono andati in frantumi – sono stati proiettati anche a parecchia distanza, con un rischio elevatissimo per passanti e persone in attesa: tra loro una donna rimasta lievemente ferita. Nei pressi della pensilina, proprio all’ingresso della stazione, si trovava, poi, un docente che stava andando a prendere il treno: l’uomo è stato centrato da una pioggia di schegge di vetro, alcune delle quali gli hanno danneggiato le lenti degli occhiali. «Per fortuna li stavo indossando – ha commentato ancora impaurito – e hanno riparato i miei occhi». L’area è stata transennata e messa in sicurezza dai vigili del fuoco.

«Una tragedia sfiorata e ora siamo tutti con l’autista ferito. Parliamo di un collega esperto, con tanti anni e chilometri di guida alle spalle, una colonna del trasporto pubblico reggiano», commenta a caldo Francesco Fusco, coordinatore territoriale autoferrotranvieri di Fit Cisl a Reggio Emilia. Dopo quanto accaduto la Cisl Emilia Centrale lancia l’allarme sulla situazione della viabilità davanti alla stazione Mediopadana: «Serve una corsia dedicata agli autobus». «Le indagini diranno cosa è successo. Considerando la grande esperienza del collega – spiega Fusco, anche lui autista veterano di Seta –. Bisogna evitare i processi sommari e battere tutte le piste, come quella del malore o delle auto parcheggiate male, che hanno costretto l’autobus a deviare la rotta, spostandosi troppo a destra. Mentre guardo un autobus letteralmente esploso e penso al nostro collega ferito e a tutte le persone che potevano essere a bordo, lasciatemi dire che il design della stazione è molto bello, ma come autista mi ha sempre lasciato dubbi feroci un’area di transito per gli autobus che non è dedicata, non è in uno spazio senza ostacoli, ma si mischia con gli ncc e i taxi, costringendoci a passare sotto la pensilina tenendo la sinistra della carreggiata, per non urtare la copertura. L’ingresso a quella corsia è controllato da una telecamera che però non evita l’accesso delle auto non autorizzate. Basta guardare su Google Maps il livello di ingorgo che si crea. L’incidente di di ieri ci dice che la circolazione dei mezzi più ingombranti, in uno scalo vitale come quello della Mediopadana, deve essere rivista in ambito dedicato ed essere a prova di criticità». Sotto accusa sono anche le condizioni di lavoro. «Tutto il personale sta attraversando un periodo ancora più duro per lo stress portato da fortissimi carichi di lavoro e dalla mancanza di colleghi al volante – afferma Fusco –. La coperta è troppo corta, anche considerando i nuovi autisti appena usciti dall’Academy. Chiedere agli autisti di tappare buchi è diventata ancora di più la regola. Così guidare è un rischio per tutti, i colleghi esperti e le nuove reclute. Ciò produce una stanchezza che la strada rischia di farti pagare». l © RIPRODUZIONE RISERVATA