Gazzetta di Reggio

Reggio

«Ciò che è accaduto sul pianeta si spiega scendendo sotto terra»

Livia Colosimo*
«Ciò che è accaduto sul pianeta si spiega scendendo sotto terra»

Alessandro Vaccari, studente di terza del liceo Ariosto Spallanzani, è campione italiano alle IESO2024, le Olimpiadi internazionali di Scienze della Terra che si sono tenute lo scorso agosto a Pechino

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Dopo la medaglia d’oro alle Olimpiadi nazionali di Scienze della Terra, Alessandro Vaccari, studente reggiano del liceo Ariosto-Spallanzani, è volato a Pechino per partecipare alle fasi internazionali delle Olimpiadi di Scienze della Terra (IESO) che hanno avuto luogo nell’agosto del 2024. In una prova di gruppo, con altri studenti provenienti da tutto il mondo, ha realizzato un manifesto su temi relativi all’abitabilità della Terra e ai diversi fattori che la influenzano. Il risultato? Una medaglia di bron zo. Un grande traguardo, tenendo in considerazione la sua giovane età e gli impegni scolastici: «È sempre stato complicato riuscire a combinare lo studio per la scuola con quello per la preparazione alle Olimpiadi di Scienze della Terra, soprattutto regionali e nazionali» confida. Anche l’ansia da prestazione non è un fattore da sottovalutare. «Avendo già partecipato ai nazionali in prima superiore, non ho sentito particolare pressione fino a quel livello. Agli internazionali invece è stato molto difficile tenere a bada le emozioni».

Nonostante la pressione, Alessandro ha dato il massimo durante la competizione, aiutato dalle sue precedenti esperienze e dalla preparazione ricevuta: «A luglio, in previsione delle gare IESO2024, siamo stati invitati ad uno stage di cinque giorni ad Aosta. È stata un’esperienza molto formativa, a contatto con professori universitari, e immersa nella bellezza naturale delle Alpi. Ho conosciuto persone squisite da tutta Italia con cui sono in contatto ancora adesso».

Da Pechino Alessandro non ha portato a casa solo una medaglia di bronzo e nuove amicizie: nonostante sia solo in terza superiore sta già pensando al suo futuro, tenendo conto della sua esperienza agli internazionali. «Studiare in modo approfondito le varie discipline scientifiche mi servirà a decidere in modo più consapevole l’università, visto che non so ancora a che facoltà vorrei iscrivermi – spiega–. E poi una conoscenza scientifica a 360° non può che tornarmi utile in futuro. Al di là della specializzazione che sceglierò, potrò fare considerazioni che coinvolgono anche altre branche della scienza».

Alessandro è entusiasta del percorso fatto ai Campionati: «Li consiglio perché mi hanno veramente portato a comprendere fenomeni che prima neanche notavo. Le scienze della terra in particolare vengono molto trascurate nei programmi scolastici, ma sono uguali per rilevanza alla biologia». Mettendosi nei panni di ragazzi alle prime armi con le competizioni scientifiche, incoraggia a non concentrarsi sui risultati finali e a godersi il percorso. «Penso che innanzitutto vada preso come gioco, per mettersi alla prova e scoprire qualcosa di nuovo. In più, a lungo andare, si impara a ragionare in modo trasversale, coinvolgendo tutte le conoscenze e non solo quelle settoriali: una competenza da non sottovalutare. Per me è anche un’occasione per scoprire nuove passioni e, ai livelli più alti, conoscere tante persone con interessi affini ai miei».

Ad esperienza conclusa, Alessandro si trova a ragionare sul fascino delle scienze naturali e sul loro impatto sul mondo. «Apprezzo molto il fatto che ormai la scienza sia permeata in ogni disciplina. Studiando scienze della terra ho capito che tanti fenomeni storici derivano in realtà da altrettanti eventi geologici e che tutto ciò che accade o che è accaduto sul pianeta spesso si può spiegare scendendo sotto terra. Mi piace pensare anche alla scienza come uno strumento che l’uomo possiede non tanto per una conoscenza fine a se stessa, ma per migliorare la propria vita e quella della comunità. La biologia ha un’applicazione diretta nella medicina, la geologia la ha nella prevenzione e gestione di fenomeni estremi, ma l’obiettivo è sempre il benessere dell’uomo.

*Studentessa del liceo Ariosto-Spallanzani