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Mazzette sui fondi per il terremoto: pena aumentata per Giuseppe Todaro

Mazzette sui fondi per il terremoto: pena aumentata per Giuseppe Todaro

Anche per la Corte d’appello non ci fu aggravante mafiosa. Assolto Enrico Ferretti, limata la pena per Raffaele Todaro

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Reggiolo Arrivato oggi, 27 gennaio, dopo due ore di camera di consiglio il giudizio della Corte d’appello di Brescia per i quattro imputati che avevano fatto ricorso dopo la sentenza dei riti abbreviati al processo Sisma

La Corte, in particolare, stabilisce che corruzioni, concussioni, minacce, estorsioni e false fatturazioni non erano caratterizzate dall’aggravante mafiosa, tesi sostenuta invece dalle pm, le quali hanno sottolineato come il giro di mazzette per i fondi della ricostruzione post terremoto orchestrato da Raffaele e Giuseppe Todaro avessero rimpinguato le casse della cosca di ’ndrangheta dei Dragone.

Giuseppe Todaro, addetto all’istruzione per le pratiche nei Comuni colpiti dal sisma, è stato l’unico al quale è stata aumentata la condanna: i giudici hanno stabilito una pena di 6 anni e 8 mesi, quattro mesi in più. A Giuseppe Vezzani, minacciato con la richiesta di soldi per sbloccargli l’iter del contributo pubblico, andranno 8mila euro per danni.

Per Raffaele Todaro (padre di Giuseppe), genero del boss Antonio Dragone, la pena scende da 5 anni, 7 mesi e 10 giorni a 3 anni e 10 mesi. Condanna cancellata per Enrico Ferretti, consulente finanziario di Guastalla che nell’abbreviato aveva incassato un anno e sei mesi: la Corte d’Appello lo ha assolto.