Civago, l’ex Tana dei lupi è in vendita: 699mila euro per l’albergo che ha avuto un passato glorioso
Nel 2019 riaprì come Isabel, ma ha avuto vita breve. Ora l’immobile è di nuovo sul mercato
Villa Minozzo Un passato glorioso che da queste parti tutti ricordano, un futuro che ha bisogno di una coraggiosa scommessa. L’ex Tana dei lupi, lo storico albergo di Civago – dopo la parentesi come Hotel Isabel iniziata nel 2019 – è di nuovo in vendita.
La struttura
L’offerta commerciale arriva dall’agenzia Lux Immobiliare Srls di Modena, per conto della proprietà. La richiesta è di 699mila euro per la struttura ricettiva composta da 43 stanze su tre piani, mansarda compresa. «Ma attualmente, solo 38 sono utilizzabili: l’immobile infatti richiede una ristrutturazione per la porzione in mansarda. Inoltre, ha una sala ristorante ampia, una cucina completa e funzionante e una taverna ideale per serate di divertimento o per la creazione di una Spa», spiega l’agente Gerardo Frezza. Nel 2011, quando la struttura era stata acquistata dall’attuale proprietario, erano stati fatti diversi lavori di miglioramento, come il rifacimento delle coperture del tetto, i pluviali e la ristrutturazione di 38 camere su 45, che equivalgono a due piani completi e funzionanti. Nel lotto è presente una cabina Enel privata con una disponibilità di 50 kW/h, un impianto sotterraneo per deposito e recupero acqua da utilizzare in inverno, e un impianto di biomassa da 200.000 cal di marca Herz per il riscaldamento di tutta la struttura, con un costo irrisorio di circa 50 euro giornalieri, si legge nell’annuncio pubblicato online. Completano il tutto 10 ettari di terreno boschivo. Il taglio del nastro, nel 2019, dell’Hotel Isabel era stato salutato con favore dalla comunità locale, che sperava in una ripresa del turismo. Purtroppo, alle difficoltà ordinarie si sono aggiunte quelle dovute alla pandemia da Covid, e alla fine si è arrivati alla chiusura dopo alcune stagioni di apertura in estate. Una parentesi breve che aveva fatto sognare di poter replicare i fasti del passato, quando Civago veniva chiamata la piccola Svizzera.
La storia
Era il 1966 quando l’impianto Appenninia venne acceso, in località Casa dell’Abbate. All’inizio degli anni Ottanta poi aveva aperto quello di Giovarello, che portava a quota 1.600. Erano quelli gli anni in cui la Tana dei lupi, da piccolo albergo a un piano, diventò un edificio da 36 stanze. Intorno, c’erano 5 piste da sci. Erano gli anni del boom economico, dei primi spostamenti in auto, e Civago divenne una meta turistica. Alla fine degli anni Settanta, arrivò l’imprenditore Valerio Maffei da Sassuolo. Nella memoria degli abitanti di Civago quelli furono gli ultimi dieci anni “ruggenti” della Tana dei lupi, con la Reggiana che la sceglieva per i suoi ritiri. Le cose poi cambiarono, compreso il clima: le nevicate divennero meno frequenti e intense, lasciando poco della località sciistica originaria. L’albergo chiuse a metà anni Novanta per riaprire qualche anno dopo, ma le proprietà e le gestioni che si alternarono in seguito ebbero vita breve. Gli abitanti di Civago ci provarono comunque con il Consorzio presieduto da Sergio Fiorini, che unì imprenditori e gente del posto, riuscendo a riaprire gli impianti fino al 2006. Dieci anni dopo, Pietro Zolin, imprenditore veneto, scommise di nuovo su Civago. Il 7 luglio 2019 ci fu il taglio del nastro della nuova avventura come Hotel Isabel, purtroppo ben presto tramontata. Ora, l’hotel è di nuovo in vendita. «Al momento, però, non abbiamo ricevuto richieste», ammette l’agente Frezza. © RIPRODUZIONE RISERVATA