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Il caso

Crisi Fwu Life Insurance: è allarme anche tra gli assicurati reggiani

Luciano Salsi
Crisi Fwu Life Insurance: è allarme anche tra gli assicurati reggiani

Federconsumatori si propone di tutelare i cittadini implicati, che rischiano di perdere un parte più o meno consistente delle cifre versate

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Reggio Emilia Il fallimento di una compagnia di assicurazione tedesca incomincia ad allarmare i risparmiatori che vi avevano investito somme di denaro, in media tremila euro, di cui per ora non si può chiedere la restituzione. Si stima che in tutta l'Italia siano interessate centomila persone, per un investimento complessivo di trecento milioni. Potrebbero essere qualche centinaio i reggiani coinvolti. Alcuni si sono rivolti agli sportelli di Federconsumatori, avendo ricevuto la comunicazione che al momento non potevano incassare i premi assicurativi, cioè i fondi versati nelle polizze vita di Fwu Life Insurance. «Tale società – riferisce il segretario provinciale Rino Soragni in una nota di Federconsumatori Emilia Romagna – opera in Italia attraverso le controllate Fwu Life Insurance Lux e Fwu Life Insurance Austria. Il 2 agosto scorso aveva sospeso i pagamenti delle polizze per un periodo di sei mesi. Tale provvedimento si era reso necessario alla luce delle difficoltà finanziarie della compagnia, che hanno portato, a dicembre, alla dichiarazione di insolvenza della società madre Fwu Ag, da parte del tribunale di Monaco di Baviera. È una crisi dettata da un livello di indebitamento eccessivamente elevato, che ora rischia di abbattersi sui risparmiatori».

La questione riguarda diverse nazioni europee. Quindi la sua soluzione era stata affidata all'autorità del Lussemburgo. Tuttavia il piano di risanamento non è riuscito ed ora si va verso la liquidazione coatta. Federconsumatori si propone di tutelare i cittadini implicati, che rischiano di perdere un parte più o meno consistente delle cifre versate. «A complicare le cose – osserva Soragni – vi è il fatto che questi hanno acquistato polizze unit linked attraverso mediatori e broker assicurativi, con offerte poco trasparenti e informative non adeguate sui rischi, secondo quanto ci è stato detto». La legge italiana offre qualche garanzia a chi investe il denaro in questo modo, soprattutto se la mediazione avviene tramite le banche. In questo caso valgono normative estere. Nondimeno Federconsumatori Nazionale s'è rivolta all'Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni per chiedere un incontro urgente con le associazioni dei consumatori, allo scopo di aiutare i cittadini, anche in sede europea, a recuperare quello che spetta loro. «Purtroppo – commenta Soragni – questa occasione è l’ennesima conferma di come l’asimmetria informativa e una vigilanza poco attenta stiano continuando a creare danni incredibili. Occorrono campagne di educazione finanziaria per mettere in guardia i cittadini che cadono vittime di tali fenomeni più spesso di quanto pensiamo, ma a volte si vergognano a riferirlo».l © RIPRODUZIONE RISERVATA