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Treni in ritardo: colpa dei viaggiatori «intemperanti»

Treni in ritardo: colpa dei viaggiatori «intemperanti»

La rete Fer spiega: «Nel 2024 153 casi: la procedura, di emergenza, costa al mezzo in viaggio mediamente dai 20 ai 30 minuti di ritardo»

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Bologna Tra scenate contro il personale o viaggiatori, fino ad altri tipi di problemi provocati a bordo, c'è un record di viaggiatori intemperanti in casa Ferrovie Emilia-Romagna. Nel 2024 sulle linee Fer si sono registrati 153 casi, che «hanno influito negativamente sulla circolazione ferroviaria», fa sapere l'azienda. Ma anche quest'anno appare complicato. In caso di “escandescenze”, il capotreno può richiedere l'intervento della Polizia che procede alla presa in consegna di chi ha causato guai. Ma appunto la procedura, di emergenza, costa al mezzo in viaggio mediamente dai 20 ai 30 minuti di ritardo.

Sulla rete Fer (nove linee in cinque province per 364 chilometri) c'è stato un picco di casi a ottobre, quando se ne sono contati 26. La linea più colpita è risultata la Casalecchio-Vignola (27), a seguire Reggio-Guastalla (24), Parma-Suzzara (21) e Bologna-Portomaggiore (17); appaiate la Suzzara-Ferrara e la Ferrara-Codigoro (14), così come la Reggio-Ciano e la Reggio-Sassuolo (13), mentre chiude la Modena-Sassuolo (10). Nel 2025, sabato scorso, si sono registrati 4 casi, che sono costati ritardi e disagi ai passeggeri", conferma l'azienda. E dal calcolo sono esclusi gli eventi minori (in cui "l'intemperante accetta infine una mediazione" ma comunque servono diversi minuti di sosta obbligata). Il confronto con gli ultimi sei mesi del 2023 evidenzia anche che il trend dei ritardi, come conseguenza di passeggeri molesti, è in crescita: da giugno a dicembre 2023 sono stati 66. Non mancano persone estranee al servizio che camminano o sostano tra i binari (nel 2024 sono state 60) e il tallonamento delle barriere dei passaggi a livello (67 nel 2024). Nel migliore dei casi ci sono rallentamenti, nel peggiore il blocco.