Gioco d’azzardo, Reggiolo è la Las Vegas della provincia di Reggio Emilia
I dati di Federconsumatori e Cgil: spesa pro capite che supera i 2500 euro
Reggio Emilia Una stima del giocato complessivo in tutta la provincia che supera il miliardo e 145 milioni, con una raccolta pro capite che supera i 2.500 euro e la stima complessiva delle perdite per un totale compresa fra i 188 e i 193 milioni di euro.
È la fotografia inquietante della ludopatia in città e provincia, restituita dal report “Pane e azzardo”, realizzato da Federconsumatori Emilia Romagna e Cgil, insieme all’istituto di studi sul consumo Isscon (Istituto studi sul consumo) e alla Regione, presentato a Bologna da Marzio Govoni, presidente della Fondazione Isscon, dal ricercatore Massimiliano Vigaran, da Fabrizio Ghidini (Federconsumaotri regionale), Alessio Saponaro (Regione), Massimo Masetti (Avviso Pubblico), Milena Benvenuti (Spi Cgil Rimini), Anna Salfi (Auser) e l’assessora regionale Isabella Conti.
Se i dati appaiono allarmanti in tutta la regione, per quanto riguarda Reggio Emilia si parla di «una crisi acuta d’azzardo», con dati che impongono una riflessione sui mezzi di contrasto.
«Complessa la situazione della provincia di Reggio, dove nemmeno un Comune ha visto l’arretramento dei dati dell’online, e dove si registra al contrario una crescita superiore al 50 per cento a Luzzara, Guastalla, Novellara, Gattatico, Baiso, Rubiera, Casina», si legge nel report.
In particolare, a Rubiera e a Casina la raccolta è fortemente incrementata in un anno: a Rubiera, infatti, la crescita registrata è di 8,9 milioni. Si registrano aumenti forti anche a Scandiano con 7,6 milioni e a Novellara con 5,9 milioni. Oltre alle improvvise crescite si confermano su numeri elevati nell’online Boretto, Fabbrico, Viano, Casina, Rubiera e Campagnola. Il capoluogo di provincia si attesta, nell’online, al quinto posto in regione con 1.430 euro per residente 18-74 anni e al terzo posto, con circa 1.700 euro giocati per maggiorenne, stimati per il fisico.
«Reggiolo è la Las Vegas della provincia di Reggio Emilia, con numeri enormi nel giocato fisico, portati da una rete dell’azzardo assolutamente eccessiva per un Comune che non raggiunge i 10mila abitanti», puntualizza lo studio.
Scandiano e Casalgrande fanno parte di un distretto interprovinciale, assieme a Sassuolo e Formigine, con i numeri tra i più complicati della Regione. In generale i numeri della provincia di Reggio, uniti alla loro rapida crescita, «determinano a nostro parere una crisi acuta d’azzardo a carattere provinciale», affermano i curatori del rapporto.
Entrando nel dettaglio della raccolta a Reggio Emilia, sul fronte delle giocate, vincite, spese per azzardo on line in città e provincia lo scorso anno si supera quota 524 milioni e 845mila. Le vincite superano i 496 milioni, con spese - ovvero le perdite - per 28 milioni. Rispetto al 2022, nell’azzardo on line Reggio Emilia registra una crescita significativa che la vede passare da 446 milioni a 524 milioni (17,6 per cento).
Il solo comune capoluogo, ovvero la città, fa registrare on line 178 milioni di raccolta, a fronte di 168 milioni di vincite, per quasi 10 milioni di perdite.
Un’altra analisi presentata dal report riguarda i distretti sanitari. Nel distretto sanitario di Reggio Emilia, la fetta più grossa del gioco on line è assorbita dal capoluogo (oltre 219 milioni) mentre il distretto di Scandiano è al secondo posto (91 milioni), al terzo il distretto di Guastalla, con 68 milioni.
Tra i comuni reggiani dove l’azzardo on line fa rilevare una giocata media superiore a quella nazionale, si ritrovano Boretto, al settimo posto, seguita da Fabbrico, all’ottavo. Boretto registra 2.556 euro nel 2023, mentre Fabbrico 2.546 euro. Al tredicesimo posto si trova Viano (2.336 euro), mentre al 18esimo si piazzano Casina (2.146 euro) e Rubiera (2.111 euro).
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