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Autostrada Cispadana, le rassicurazioni di Priolo: «Cantiere in 44 mesi: si farà»

Stefano Luppi
Autostrada Cispadana, le rassicurazioni di Priolo: «Cantiere in 44 mesi: si farà»

L’assessora regionale è certo, ma il comitato vuole una strada senza caselli

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Bologna La giunta de Pascale va avanti sulla Cispadana autostradale – ribadisce Irene Priolo, assessore regionale infrastrutture dopo essere stata presidente facente funzioni dall’estate scorsa – mentre il comitato che propende per una strada veloce senza caselli ribadisce le proprie motivazioni. Priolo anzitutto cita alcuni dati: «La Cispadana avrà un valore economico di circa 1,3 miliardi di euro e la durata del cantiere (di cui non si ha però la data di partenza, ndr) sarà di 44 mesi». L’assessore prosegue: «In questo mandato della giunta regionale dovremo approvare il nuovo “Piano regionale delle infrastrutture e dei trasporti” e, proprio in vista di questo lavoro, istituiremo un “tavolo per le infrastrutture” che aggiorni i fabbisogni del territorio con la verifica puntuale della compatibilità economica e ambientale degli interventi, in sinergia coi territori. Nell’elenco degli interventi significativi sulla rete stradale e autostradale c’è sicuramente anche la Cispadana, oltre a Passante di Bologna, ampliamento dell’A13 con la terza corsia Bologna Arcoveggio e Ferrara Sud e dell’A14 con la quarta corsia e altre».

C’è un aggiornamento: «Una novità importante – prosegue l’assessore – è che alla fine del 2024 il Ministero dei Trasporti ha lanciato un bando di gara per la gestione dell'A22 tramite un partenariato pubblico-privato in cui il proponente è la società Autostrada del Brennero. Le aziende interessate dovranno candidarsi per ricevere una lettera di invito alla gara: l’esito di questa procedura determinerà i prossimi passi anche per la realizzazione della Cispadana, in quanto Autobrennero è socia di maggioranza della concessionaria dell’autostrada regionale Cispadana, con cui sono in corso interlocuzioni per assicurare l’equilibrio del Piano economico finanziario. Nel maggio 2024 la Regione ha inoltre indetto la prima seduta della Conferenza preliminare, in corso, ai fini della stipula di un Accordo di programma in variante alla pianificazione territoriale ed urbanistica».

Ma i contrari del Comitato “No Cispadana, sì Strada a scorrimento veloce” la pensano all’opposto: «Diciamo sì alla strada a scorrimento veloce – specifica Silvano Tagliavini del comitato –, visto che non siamo certo contrari alla Cispadana poiché in quel comparto di territorio regionale c’è un drammatico bisogno di viabilità decente. Siamo contrari alla autostrada per motivazioni ben chiare e fattuali, a partire dal dato di fatto che un tratto autostradale è per definizione rigido con i caselli che peraltro consumano suolo oltre alle corsie aggiuntive ed allargamento delle strade di adduzione». La controproposta: «Siamo invece favorevoli a una strada a scorrimento veloce – attenzione, non una superstrada, infrastruttura differente – esattamente come quella già utilizzabile oggi tra Sant’Agostino e Ferrara. Il nostro territorio è composto da piccole aziende diffuse e, come fosse una tangenziale, la strada a scorrimento veloce connetterebbe tutto questo pulviscolo industriale con il sistema viario attuale. Abbiamo inoltre altre motivazioni al sostegno della nostra tesi. Tale strada a scorrimento veloce per un terzo è già presente, realizzata tra Reggiolo e Ferrara e quindi andrebbe proseguita per i due terzi mancanti: teniamo presente che oggi per l’autostrada Cispadana si parla di un costo pari a due miliardi di euro di cui 500 milioni messi da Stato e Regione. Per completare la strada a scorrimento veloce noi calcoliamo servirebbero in tutto 300 milioni di euro, quindi volendo il costo sarebbe già coperto dal pubblico. Anche l’ex sindaco di Modena Muzzarelli nel 2002, quando era in Regione, sosteneva la strada a scorrimento veloce parlando di un completamento nel 2007, tanto che nel 2004 ci fu l’approvazione della Valutazione di impatto ambientale (VIA). L’autostrada Cispadana – della quale a oggi manca anche il Piano economico finanziario – invece la società Autobrennero lo lega alla gestione dell’autostrada del Brennero, seppur non inserendola nel piano di costi da sostenersi tra quelli del rinnovo della concessione stessa». Tagliavini infine si pone un questito: «Esiste già in Emilia Romagna una strada uguale a quella che chiediamo di fare ed è la Reggiolo-Parma che corre accanto alla ferrovia, perché non può esistere, in un contesto industriale e urbanistico molto simile, una strada a scorrimento veloce Reggiolo-Ferrara che corra a fianco della ferrovia Poggio Russo-Ferrara? Senza dimenticare, infine, che l’autostrada si mangerebbe anche l’attuale strada a scorrimento veloce San’Agostino-Ferrara. E poi ci sarebbe il tema pedaggi…»l S.L. © RIPRODUZIONE RISERVATA