Gazzetta di Reggio

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San Polo d’Enza

Ora la truffa viaggia su WhatsApp: si spaccia per il figlio e riesce a farsi accreditare 930 euro

Ora la truffa viaggia su WhatsApp: si spaccia per il figlio e riesce a farsi accreditare 930 euro

Denunciato un 19enne che aveva fatto credere alla vittima di essere il figlio con le carte di credito bloccate e un urgente bisogno di soldi

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San Polo d’Enza Al telefono, si spaccia per il figlio della vittima prescelta, e dopo avergli inviato tramite WhatsApp i dati, la induce a effettuare una ricarica di circa 930 euro su una carta prepagata, con il pretesto che gli occorrevano, poiché a suo dire, la banca gli aveva bloccato al figlio tutte le carte. Per questi motivi con l’accusa di truffa aggravata e sostituzione di persona, i carabinieri della stazione di San Polo d’Enza hanno denunciato  un giovane 19enne residente a Catania.

I fatti risalgono al 18 gennaio scorso, quando la vittima ha denunciato tutto ai carabinieri di San Polo d’Enza. Ha raccontato di aver ricevuto un messaggio in cui una persona si spacciava per il proprio figlio, richiedendo una somma di denaro in quanto la banca gli aveva bloccato tutte le carte. La vittima, provava subito a contattare il proprio figlio sul suo numero di telefono, avendo trovato il telefono spento, si convinceva che fosse stato davvero il figlio ad inoltrargli il messaggio. Così, ha fatto una ricarica di 930,00 euro su una carta prepagata, riceveva ulteriori richieste urgenti di denaro che però a quel punto lo hanno fatto sospettare. Ha riprovato a contattare il figlio, scoprendo amaramente di essere stato vittima di una truffa.  Le indagini dei carabinieri hanno permesso di arrivare al truffatore, il quale tra l’altro risulta già gravato da numerosi precedenti specifici. E’ stato denunciato.