Via Roma, c’è chi dice no agli alberi “ingabbiati” nella nuova piazzetta
Il Collettivo Ecosistemico Reggiano: «Piante ridotte a complementi d’arredo»
Reggio Emilia Il Collettivo Ecosistemico Reggiano non ci sta. Rimasti «esterrefatti» dopo avere visto il progetto della nuova piazzetta di via Roma, i membri del Collettivo hanno immediatamente avviato una girandola di consultazioni. «Per il momento – dicono – non ci interessa entrare nel merito dei modi, di cui sappiamo poco, quello che ci ha colpito è l’immagine che il progetto restituisce dell’albero, e conseguentemente della città. Reggio Emilia, riconosciuta come un'eccellenza in campo educativo, ancora una volta riduce l’albero a un complemento d’arredo, ignorando la sua natura di essere vivente, la sua soggettività e complessità ecologica. È questa l’idea che vogliamo rilanciare ai cittadini, ai bambini, ai ragazzi?! L’idea di un albero che ci permettiamo di far sbucare dal pertugio di una panchina solo perché è una bella trovata? Diciamolo con chiarezza: la visione che esce dalla piazzetta di via Roma è diseducativa, incompatibile rispetto a quanto si fa nelle scuole della città, attente nel considerare l’albero un protagonista, non una riserva! Un’entità degna del massimo rispetto, anche per il ruolo che gioca nella nostra esistenza e nella possibilità del suo protrarsi». «Beh, noi non ci stiamo – aggiungono –. È arrivato il momento di una svolta radicale, di un salto di qualità e di considerare diversamente il rapporto dell'uomo con la natura. Del Collettivo Ecosistemico Reggiano fanno parte Raffaella Pellini, avvocato; Stefano Sturloni, naturalista ed educatore; Ugo Pellini, botanico; Norberto Vaccari, bioarchitetto; Davide Mattioli, arboricoltore; Michele Ferrari, insegnante; Marco Ferrari, arboricoltore. © RIPRODUZIONE RISERVATA