Zona Rossa a Reggio Emilia, il prefetto ha firmato: ecco l’elenco di tutte le vie
Divieto di stazionare per soggetti aggressivi e molesti che siano già stati denunciati
Reggio Emilia Il prefetto di Reggio Emilia Maria Rita Cocciufa ha firmato l’ordinanza con cui a partire dal 10 febbraio scatta la Zona Rossa in zona stazione, ma anche in parte del centro storico e a Ospizio. Nel documento si legge che «a decorrere dal 10 febbraio e fino al 30 aprile 2025» scatta «il divieto di stazionare nelle zone cittadine, così come sopra specificate, ai soggetti che in dette aree assumano atteggiamenti aggressivi, minacciosi o insistentemente molesti, determinando un pericolo concreto per la sicurezza pubblica, tale da ostacolare la libera e piena fruibilità di quelle aree, e risultino già destinatari di segnalazioni all’Autorità». Nello specifico per segnalazioni e reati che vanno dalla uso di sostanze stupefacenti, reati contro la persona, furto, rapina, invasione di territori o edifici, danneggiamento, detenzione e porto abusivo di armi, porto di armi od oggetti atti ad offendere.
Ecco l’elenco delle vie interessate dal provvedimento:
- Zona stazione storica: via Eritrea, via Cesana, Via Ceva, via Monsignor Leone Tondelli, via Don Alai, piazzale Marconi, viale IV Novembre, via Turri, via Chiesi, via Gobetti, via Pirondi, via Ruscelloni, via Giovanni Vecchi, Piazza Domenica Secchi, via Sani, via Paradisi, via Carlo Ritorni, via Agostino Cagnoli, Piazzale Europa, viale Ramazzini;
- Zona Parco del Popolo, Isolato San Rocco e “Quadrilatero”: Parco del Popolo, via Allegri, Piazza della Vittoria, Galleria Cavour, via San Rocco, Piazza Martiri del 7 Luglio, via Francesco Crispi, via Monzermone, via Spallanzani, via Nobili, via Filippo Re, Vicolo Clemente, via Secchi, via Franco Villa, via Bellaria, via Roma dall’intersezione con via Dante Alighieri fino a Piazza Duca degli Abruzzi, via Bonini, Vicolo del Brolo, Piazza
Vallisneri, via della Veza;
- Zona via Emilia all’Ospizio e Mirabello: via Emilia all’Ospizio da Piazza del Tricolore fino al civico 60 (cavalcavia), viale 1° maggio, giardini di Porta San Pietro (tra via dei
Mille e via Emilia), via Mirabello, viale Olimpia, via Matteotti.
Come funziona
«Si tratta di un intervento eccezionale e limitato nel tempo. Fornirà alle forze dell'ordine la possibilità di intervenire in alcune vie specificamente individuate, aumentando i controlli per allontanare chi disturba la quiete pubblica - ha spiegato in conferenza stampa, il prefetto Maria Rita Cocciufa - L'obiettivo è rendere queste zone più serene e vivibili, integrando questo strumento con le misure ordinarie già in atto». Il questore Giuseppe Massege ha chiarito che «si tratta di un provvedimento che avrà carattere graduale. I soggetti protagonisti di provvedimenti aggressivi e molesti, qualora risultassero anche già denunciati dei reati che prevede l’ordinanza, verranno invitati con un verbale a non frequentare più quelle zone. Se non dovessero ottemperare, non se ne vanno o ritornano, verranno deferiti all’autorità secondo l’articolo 650 del Codice penale». Il sindaco Marco Massari: «La tutela del buon vivere non si basa solo sulla repressione, ma su un approccio complessivo. Continueremo a lavorare con attenzione sul controllo del disagio sociale, la marginalità e la tutela dei minori non accompagnati, oltre che sulla riqualificazione e rigenerazione urbana. Solo affrontando insieme questi problemi si possono ottenere risultati efficaci, garantendo maggiore sicurezza. Il provvedimento non lede i diritti dei cittadini, poiché è una misura straordinaria e temporanea. Vedremo nel tempo quali saranno gli effetti».