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La “zona rossa” a Reggio Emilia: ecco come funziona e le aree interessate

Serena Arbizzi
La “zona rossa” a Reggio Emilia: ecco come funziona e le aree interessate

La prefetta Maria Rita Cocciufa firma il provvedimento per più punti della città dal Parco del Popolo a via Roma, dall’Ospizio al Mirabello

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Reggio Emilia Non si tratta di zone off limits o blindate, ma di certo l’attenzione sarà ulteriormente rafforzata con l’obiettivo di inserire una nuova freccia nella faretra e centrare l’obiettivo della sicurezza. La prefetta Maria Rita Cocciufa ha firmato l’ordinanza che, come prevede l’articolo 2 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza (Tulps), istituisce le "zone rosse" anche a Reggio Emilia.

Il provvedimento entrerà in vigore da lunedì 10 febbraio, in via sperimentale fino al 30 aprile. I punti della città interessati sono quelli che più spesso si ritrovano nelle pagine di cronaca nera: la zona della stazione e le vie vicine, il Parco del Popolo, l’Isolato San Rocco, e le strade vicine del cosiddetto "Quadrilatero". Ancora, via Emilia Ospizio e Mirabello, oltre a un tratto di via Roma. Nel mirino saranno i comportamenti negativi di vario tipo. In particolare, è disposto il "divieto di stazionamento" a chi assume "atteggiamenti aggressivi, minacciosi o molesti" e siano stati segnalati da segnalazioni per reati contro la persona o il patrimonio.

Il provvedimento prevede che a carico di chi creerà problemi nella "zona rossa" «venga redatto un processo verbale» e sia invitato ad allontanarsi. Chi non lo rispetterà, trovandosi in una zona di cui era già stato allontanato e rifiuterà di farlo, rischia una multa amministrativa e la denuncia, con la contestazione di un illecito penale punibile con l’arresto fino a tre mesi o 250 euro di ammenda.

«Parliamo di problemi ormai atavici, di cui questa città, come tante altre, soffre da anni - afferma la prefetta Cocciufa, che ieri ha presentato l’ordinanza durante una conferenza alla quale hanno partecipato il sindaco Marco Massari, il questore Giuseppe Maggese, il comandante dei carabinieri Orlando Hiromi Narducci e il comandante della Guardia di Finanza, Ivan Filippo Bixio -. Questo provvedimento si aggiunge al lavoro che va avanti da tempo e su cui si continuerà a insistere con un costante impegno delle forze dell’ordine che non mi stancherò mai di ringraziare. Si tratta di uno strumento ulteriore che non significa blindare la zona, ma chi mette in atto comportamenti lesivi del quieto vivere può essere oggetto di allontanamento da quella zona. Non si tratta di provvedimenti contro qualcuno ma è un aiuto a gestire meglio fenomeni, enormi e dalle tante facce, presenti in certe zone della città».

Il sindaco Massari rimarca come «la sicurezza sia un bene comune e abbiamo preso da subito quest’impegno, così come quello per la legalità. Tutti gli strumenti devono essere utilizzati. Questo è un pezzo del tema sicurezza che più volte ho paragonato a uno sgabello a tre gambe: bisogna, infatti, anche prendersi cura delle persone che manifestano fragilità e marginalità e occuparsi della rigenerazione e riqualificazione urbana». Il primo cittadino ha anche posto l’accento «sulla necessità che dal Governo centrale arrivino risposta in termini di risorse».

Il questore Maggese sottolinea come il provvedimento «non intenda discriminare nessuno. I soggetti in questione danno luogo a problemi, o sono aggressivi, violenti o molesti. Non è una caccia all’uomo, ma l’adozione di misure contro persone ben conosciute. La selezione delle aree è stata fatta in modo capillare. Questo ci consente di avere una dimensione più specifica del fenomeno».

Il colonnello Narducci specifica che «nelle zone oggetto dell’ordinanza siamo costantemente presenti. Non sono previsti rafforzamenti dei servizi, anche perché c’è un equilibrio delle forze in campo da rispettare per non sguarnire nessuna parte del territorio». Il colonnello Bixio ricorda i controlli effettuati «su esercizi della zona. Questo provvedimento previene la frequentazione di soggetti che si sono resi responsabili di comportamenti negativi».

La "zona rossa" si distingue dal Daspo urbano perché è a carattere straordinario, circoscrive l’applicazione a vie specifiche ed è temporanea. C’è attesa, inoltre, per l’arrivo in città del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi in sede di comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, e per le novità sulla richiesta dell’arrivo dell’esercito