Addio a Daniele Cavatorti, ristoratore del Cadauno di Reggio Emilia
Aveva 50 anni. Nel 2012 aveva anche aperto la Botte Gaia in piazza Fontanesi
Reggio Emilia Si è spento a soli 50 anni Daniele Cavatorti, uno dei protagonisti della ristorazione del centro storico di Reggio Emilia e tra i pionieri della movida in piazza Fontanesi.
Gestiva il ristorante Cadauno di via Squadroni dal 2004 insieme al fratello. Nel 2012 aprì la Botte Gaia di Piazza Fontanesi (locale che poi ha ceduto).
«Non è tanto dove è arrivato, che può spiegare chi sia Daniele Cavatorti, ma da dove è partito - ricordano i familiari - una specie di scantinato a Londra, dove, con tutto l’entusiasmo dei suoi 21 anni di allora e una vecchia chitarra di suo fratello Paolo, faceva il lavapiatti. Passando da Tenerife e poi Orlando, è approdato a Brodway, sempre coltivando la sua passione per la ristorazione. Prima come semplice cameriere e poi maitre di sala al Doge di New York, dove è rimasto fino a quando, a 25 anni, è tornato a Reggio Emilia. Per alcuni anni, nella sua città, ha fatto tutt’altro, ma il sogno di un ragazzo pieno di passione continuava a lavorare dentro di lui, mica si poteva fermare, il Cava. Il 27 ottobre 2004 ha aperto, insieme al fratello e inizialmente un altro socio che poi ha lasciato, il Ristorante Cadauno di via Squadroni n. 12. E, finalmente, quel sogno è divenuto realtà. Una realtà in movimento, però, perché non è che ci si può fermare, soprattutto quando accanto hai una compagna come è la sua: insieme a lei, Elena Mussini, nel 2012, ha dato inizio alla movida di piazza Fontanesi, con una Botte Gaia sempre piena, estate e inverno (per la gioia dei residenti che amavano andare a letto presto). È questo, che è il Cava: professionalità, passione e una forza di volontà capace di abbattere ostacoli, scalare le montagne e ridere fino alla fine, dando a tutti noi una grande lezione: che la vita va vissuta intensamente, sempre. E per sempre».
Cavatorti viveva in centro storico ed era un appassionato di tennis.
Lascia la moglie Elena e le figlie Alice e Sara, i genitori Wilmer (apprezzato allenatore del calcio dilettantistico) e Miriam, il fratello, la cognata e le nipotine Cecilia e Benedetta.
I funerali si svolgeranno martedì 11 febbraio con partenza alle 16.15 dalla Casa Funeraria Croce Verde in via Croce Verde a Reggio Emilia per il cimitero di Coviolo. Lunedì 10 la camera ardente sarà aperta dalle 15 alle 19.