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Il caso

Muore a 75 anni ma non ha parenti e il funerale è bloccato. Gli amici: «Vogliamo dare l’addio a Giovanni»

Luciano Salsi
Muore a 75 anni ma non ha parenti e il funerale è bloccato. Gli amici: «Vogliamo dare l’addio a Giovanni»

L’appello per il fotografo Giovanni Brioni, trovato morto in casa dopo un malore

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Regio Emilia Gli amici non si rassegnano al dramma della solitudine che rende ancora più triste la scomparsa di Giovanni Brioni, appassionato fotoamatore, morto all’età di 75 anni una settimana fa, probabilmente nella notte fra domenica e lunedì, nella casa singola in cui abitava nella periferia urbana di Reggio Emilia. La sua salma è ancora all’obitorio del cimitero nuovo di Coviolo, dove nessuno l’ha potuta visitare. Né si può organizzare il funerale finché non si presenterà qualche lontano parente. «Penso che ve ne sia qualcuno in provincia di Bolzano, ma se non comparirà si rischia che le esequie siano disposte senza alcun avviso – deplora Luciano Bedeschi, presidente del circolo fotografico “Il Torrione” di Casalgrande – La burocrazia impedisce di intervenire a noi amici, le uniche persone con cui Giovanni avesse relazioni. Difatti era scapolo e tra i familiari gli rimaneva solamente un fratello morto nel novembre dell’anno scorso».

È stato un suo affittuario a dare l’allarme martedì, avendo suonato invano al campanello. Anche Bedeschi era preoccupato, non avendo ricevuto risposta a una chiamata telefonica. «Mi sono rivolto ai carabinieri – riferisce – Da loro ho saputo che Giovanni era stato trovato senza vita nella sua abitazione, colpito da malore improvviso». Brioni era in pensione da parecchi anni. I suoi genitori gestivano l’edicola davanti alla stazione ferroviaria. La fotografia era per lui non una professione, ma una vocazione coltivata tramote l’insegnamento di maestri come Vasco Ascolini e Stanislao Farri. Collaborava con tanti circoli fotografici della provincia, fra i quali Tannetum, che lo ricorda come «una cara persona». «Brioni era tra i fondatori del nostro circolo, che è uno dei dieci riuniti nell'Associazione dei circoli di fotoamatori reggiani. Frequentava spesso il nostro paese. Tra le molte immagini che ha lasciato vi sono quelle degli spettacoli nel teatro De André di Casalgrande ma anche foto di strada, di viaggi come quello in Finlandia esposte qui nel 2023, oltre a una mostra collettiva allestita a Montecchio nelle ultime festività natalizie. Le proietteremo martedì sera a Reggiolo per ricordare il nostro amico». © RIPRODUZIONE RISERVATA