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I cani Charlie e Mirtilla uccisi da esche avvelenate a Villa Spalletti

Elisa Pederzoli
I cani Charlie e Mirtilla uccisi da esche avvelenate a Villa Spalletti

Inutile la corsa dal veterinario: sono morti nel giro di pochi minuti. L’appello della proprietaria: «Attenzione, non capiti ad altri»

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Casalgrande Uccisi dal veleno nel giro di pochi minuti. Senza che la corsa disperata dal veterinario potesse salvarli dal tragico destino che è toccato loro in sorte, per colpa di alcune esche gettate a terra, forse per colpire altri animali selvatici. È quanto capitato a Charlie e Mirtilla, due cani vivaci e soprattutto amati che sono morti venerdì dopo quella che doveva essere una passeggiata spensierata nei pressi di Villa Spalletti, dove ci sono ampi spazi. A denunciare il grave episodio è la proprietaria, Enrica Aguzzoli etologa ed istruttrice cinofila. L’Istituto zooprofilattico eseguirà l’autopsia sulle carcasse degli animali, l’esito darà il via alla denuncia penale. Ma intanto bisogna che l’accaduto sia di dominio pubblico: «Affinché tutti sappiano cosa possono rischiare i loro animali se vanno a passeggiare in quella zona».

Tutto si è consumato venerdì mattina. «Mi hanno consigliato quella zona per una passeggiata e così siamo andati – racconta Enrica – Poco dopo però Mirtilla ha iniziato a stare male: tremava e sbavava. Ho capito subito che dovevamo correre dal veterinario. Ho chiamato Charlie ma non tornava, ho dovuto lasciarlo lì e andare. Ma all’arrivo all’ambulatorio era già morta. Quando sono tornata ho trovato anche Charlie senza vita». Per il veterinario si è trattato di avvelenamento. «Sono tornato sul posto con un guardiacaccia – racconta la padrona dei cani – e ipotizza possa trattarsi di esche con veleno per topi, ho visto a terra pezzi di colore blu vicino a un canale. Forse lanciati contro le nutrie». Un gesto scellerato. Del quale per ora a farne le spese sono stati Mirtilla e Charlie. La prima era una cagnolina razza Jack Russel di otto anni. «Un’ex fattrice che ho adottato dal canile. Mi ha aiutato con tanti cani dal punto di vista comportamentale: era con me da tre anni» spiega la proprietaria. Charlie di anni ne aveva 10, da circa un anno e mezzo viveva con Enrica. Anche lui è stato un compagno prezioso nel percorso di rieducazione di tanti cani. «Erano vispi, quel giorno hanno fatto tante corse – racconta Aguzzoli – Voglio che tutti sappiano cosa è capitato loro affinché non accada nuovamente a un altro cane». © RIPRODUZIONE RISERVATA