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Il caso

La denuncia di una 15enne: «Mi ha violentato in discoteca»

Ambra Prati
La denuncia di una 15enne: «Mi ha violentato in discoteca»

San Polo: l’accusa a un ventenne di aver abusato di lei fuori dal Bilbao. Le indagini avviate dai carabinieri dopo che la minorenne si è confidata con la madre

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San Polo d’Enza Una serata in una discoteca estiva di San Polo, che doveva essere di divertimento, si è trasformata in un incubo per una studentessa di appena 15 anni, che ha denunciato un ventenne per violenza sessuale aggravata (dall’età della minore). La delicata vicenda risale alla nottata tra il 24 e il 25 agosto 2024. La quindicenne (residente in un altro Comune) decide insieme a una coetanea di recarsi nella disco sulle rive dell’Enza; sono le prime uscite per le ragazze e il programma è di dormire a casa dell’amica. La serata di musica e spensieratezza fila via liscia, finché la ragazzina incontra il ventenne: lo conosce, anche se in modo superficiale, e avviene un primo flirt all’interno della disco.

Si fa fatica a comunicare, con la musica così alta, così lui propone di andare fuori un attimo; lei avvisa l’amica di aspettarla e lo segue, convinta che lui voglia solo parlare. Una volta all’esterno del locale, invece, il maggiorenne la porta in un luogo appartato e palesa le sue intenzioni: prima un approccio fatto di palpeggiamenti e baci, poi lui passa a un rapporto sessuale completo, nonostante il «no» di lei. Sotto choc, la ragazzina raggiunge l’amica e le due vanno a dormire nell’abitazione di quest’ultima. La mattina seguente, ripensando all’accaduto, la quindicenne viene assalita da dubbi e paure: prima chiede all’amica il favore di telefonare al ventenne, poi convinta di aver subito un abuso si confida con la madre. Quest’ultima la porta al Pronto Soccorso, dove in effetti i dottori constatano delle lesioni, e poi dai carabinieri a denunciare il giovane. Fin qui la versione di lei, difesa dall’avvocato Luigi Zaccaria; quest’ultimo, interpellato, ha fatto sapere di non voler rilasciare dichiarazioni. Dall’altra parte il ventenne, tutelato dall’avvocato Enrico Della Capanna e non ancora imputato, nega qualsiasi tipo di violenza e sostiene che si sia trattato di un equivoco; il giovane è incensurato e secondo la sua versione i fatti si sono svolti diversamente. Lunedì in tribunale a Reggio c’è stato il primissimo passo giudiziario dell’iter in fase preliminare: l’incidente probatorio. Il gup Luca Ramponi ha conferito l’incarico al perito che dovrà stabilire la capacità di stare a giudizio della minorenne, presente a palazzo di giustizia insieme all’amica. La consulente, dottoressa Delfina Scicchitano, si è presa 45 giorni di tempo per stendere la relazione. © RIPRODUZIONE RISERVATA