Gazzetta di Reggio

Casalgrande Il sindaco Giuseppe Daviddi interviene dopo la scoperta di esche avvelenate nel territorio comunale, che hanno già causato la morte di due cani a Villa Spalletti, Charlie e Mirtilla. «Voglio esprimere la mia più ferma indignazione per quanto accaduto - afferma il primo cittadino -. Sono comportamenti riprovevoli e inaccettabili che non possono trovare spazio in una società civile. Abbiamo già allertato tutti gli enti preposti e chiedo ai cittadini di segnalare immediatamente qualsiasi comportamento sospetto».

I carabinieri Forestali del Nucleo di Scandiano, con il supporto dell’Unità Cinofila Antiveleno di Bosco di Corniglio, sono intervenuti nei giorni scorsi in località San Donnino di Liguria per un sopralluogo nei pressi di Villa Spalletti. Le indagini hanno portato al ritrovamento di cinque uova manomesse: un sottile strato di cera sigillava piccoli fori praticati sul guscio, lasciando intendere che siano state iniettate sostanze tossiche. Le uova recuperate sono ora al vaglio dell’Istituto Zooprofilattico, che effettuerà analisi tossicologiche per individuare con precisione il veleno utilizzato. Alcuni gusci erano già frantumati, segno che potrebbero essere stati ingeriti da animali selvatici o domestici. Nel frattempo, il timore di altre esche avvelenate si è esteso anche a Rubiera, dove un cittadino ha denunciato sui social la presenza di un presunto boccone sospetto nel parco Don Andreoli, allegando una foto.

Il sindaco Giuseppe Daviddi ha ringraziato le Guardie ecologiche volontarie per il loro lavoro e ha ribadito la necessità di collaborazione tra cittadini e istituzioni per fermare questa pratica illegale che mette a rischio animali, persone e ambiente. «L’Amministrazione comunale non è inerte su questo fronte, avendo già allertato tutti gli enti preposti a salvaguardare l’incolumità degli animali e dell’ambiente», ha concluso il sindaco. © RIPRODUZIONE RISERVATA