«Mi scusi dove si trova l’ospedale?» ma è una scusa per derubarla
Reggio Emilia: mentre la donna spiega le ha messo le mani nella borsa e le ha portato via il portafogli
Reggio Emilia «Mi scusi dove si trova l’ospedale?». È questa la richiesta rivolta a un’anziana mentre si trovava in bicicletta a passare da viale Magenta. A farla un uomo di origine straniera che con la scusa di farsi insegnare la strada ha trattenuto la donna – 83 anni – lungamente, fingendo anche di non capire bene. In realtà era tutta una scusa per riuscire a metterle le mani nella borsa, prenderle il portafogli e il telefonino. È quanto accaduto sabato mattina in città. Un episodio che non è isolato. «Quando sono andata a fare denuncia dai carabinieri, ho incontrato un’altra signora anziana come me a cui era capitata la stessa cosa in via Filzi domenica: solo che lei era in auto, le ha fatto abbassare il finestrino, chiesto dove si trovassero i vigili e le ha preso il portafogli dalla borsa», racconta la prima derubata. Due episodi così simili da fare pensare che ad agire possa essere stata la stessa persona o magari la stessa “organizzazione”. Di certo, nel mirino ci sono donne sole e anziane che vengono avvicinate con la scusa di un’indicazione stradale. «Ero in bicicletta e la borsa l’avevo al braccio – confida l’83enne derubata in viale Magenta –. Mi sono fermata, ho cercato di spiegargli, ma diceva di non capire da che parte dovesse andare». In realtà, era una tattica per trattenerla ancora più tempo, per riuscire ad avvicinarsi quel tanto che basta per riuscire a metterle le mani in borsa. «A un certo punto ho sentito che mi ha dato una sorta di piccola spinta, ma non ci ho fatto caso», ammette la donna. Dev’essere stato in quel momento, mentre l’anziana era intenta a indicare con le mani da che parte sarebbe dovuto andare per raggiungere l’ospedale che l’uomo ha messo a segno il suo intento: aprire la borsa, infilare la mano dentro, prendere ciò che gli interessava, portafogli e telefono. «Quando è andato via e ho realizzato quanto era accaduto, lui era già sparito: forse lo aspettava qualcuno in auto. Sono andata a casa, il tempo di bloccare le carte, ma lui era già riuscito a fare un paio di pagamenti da 22 euro in una tabaccheria del centro» si rammarica la donna. Alla quale non è restato altro da fare che denunciare l’accaduto ai carabinieri. «Ma voglio che si sappia che in giro c’è gente che fa queste cose – ci racconta – in modo che le persone possano stare attente. Io non uscirò più con la borsetta...». © RIPRODUZIONE RISERVATA