I residenti della stazione: «Delusi da Piantedosi: senza l’esercito la zona rossa è inefficace»
Il comitato vuole certezze: «Abbiamo paura che i 40 nuovi poliziotti annunciati dal ministro Piantedosi finiranno fagocitati dalla burocrazia»
Reggio Emilia «Il ministro Piantedosi ci ha deluso ed amareggiato». Non si fa attendere la reazione del comitato di residenti di viale Quattro Novembre dopo la partecipazione del ministro dell’interno Matteo Piantedosi al comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica in prefettura, venerdì pomeriggio. Cittadini che speravano di avere risposte chiare sull’arrivo dell’esercito. «Ci siamo illusi – dicono i cittadini –. Gli spacciatori non se non sono ancora andati e non hanno intenzione di farlo. Siamo tristi di risvegliarci dalla nostra ennesima illusione. La “zona rossa” nel quartiere della stazione è piena come non mai di spacciatori, di ragazzi in monopattino che portano droga da “spaccino” a “spaccino”. Le risse non si sono fermate. Le volanti della polizia continuano a passare senza fermarsi. Probabilmente anche il sindaco Massari (che ringraziamo comunque) si era illuso che un semplice proclama della “zona rossa” potesse essere più forte della realtà. La realtà purtroppo emerge sempre».
«Siamo tristi di leggere che l’arrivo dell’esercito tarderà ancora: questo ritardo non fa che rendere inefficaci la recenti disposizioni sulla zona rossa – continuano i cittadini –. Viene a mancare un presidio fondamentale presente in tutte le città dell’Emilia tranne Reggio. La “zona rossa” proclamata senza risorse era senza possibilità di successo. Si sarebbe potuto chiamare Disneyland il quartiere della stazione, ma senza giostre e castello sarebbe rimasto il quartiere della stazione. Come suggerito giustamente da più parti, i controlli della polizia devono essere a piedi, con forze a piedi. Qualcuno deve purtroppo sporcarsi le mani e scendere in mezzo a quei branchi di spacciatori. Questo darebbe sicurezza i residenti. Comprendiamo al contrario l’insicurezza che possono provare gli agenti a cui va sempre e comunque il nostro ringraziamento per il loro lavoro difficile. Abbiamo paura che i 40 nuovi poliziotti annunciati dal ministro Piantedosi finiranno fagocitati dalla burocrazia».
«Noi residenti della stazione non siamo rappresentati da nessuno: nemmeno i consiglieri comunali, consiglieri regionali e parlamentari reggiani delle forze di governo (Fdi, Lega, e Forza Italia) sono capaci di far arrivare l’esercito. Invece che invocare l’esercito avrebbero dovuto farsi veri portavoce di una situazione gravissima presso il governo centrale – concludono i residenti –. Chi se non loro? Rimaniamo sempre in attesa di vedere finalmente applicato il piano dell’architetto Casolari (progetto pagato dal Comune) per una riqualificazione del quartiere che vada al di là della sua militarizzazione (purtroppo necessaria visto l’alto livello di spacciatori e sbandati in giro). Rimaniamo sempre disponibili alla cessione degli appartamenti al costo previsto dalla denuncia Imu».