Gazzetta di Reggio

Oggi, lunedì 17 febbraio, festeggiate il vostro gatto con un menù speciale, si celebra infatti in Italia la Giornata Nazionale del Gatto, dedicata ai milioni di mici che vivono con le famiglie italiane, e milioni non è un modo di dire, poiché- secondo il rapporto Assalco-Zoomark- più di dieci milioni di mici ci permettono di vivere con loro. Il giorno scelto per la ricorrenza, istituita nel 1990, non è casuale: febbraio, secondo un’antica credenza, è infatti «il mese dei gatti e delle streghe», abbinata in voga dai tempi del Medioevo, con migliaia di roghi di donne e di gatti considerati rappresentazione del demonio.

Febbraio, inoltre, è il mese dell’Acquario, il segno zodiacale degli spiriti liberi, caratteristica spesso associata a questi felini, per natura selvatici ma che possono decidere di essere compagni degli umani, condividendo – bontà loro – letti e divani. Il numero 17, in base a tradizioni medioevali ancora radicate nella cultura europea, viene spesso associato alla sventura, proprio come i gatti, soprattutto quelli neri, che possono vantarsi però di avere una giornata dedicata esclusivamente a loro, il 17 di novembre, proprio per sfatare la fama di menagramo. Nell’Ottocento, il secolo del Romanticismo, la rivalsa: i gatti neri furono preso come simbolo dell’anarchia e della libertà, proprio perché animali senza limiti, né confini e tantomeno padroni. In numeri romani il 17 si scrive XVII che anagrammato diventa VIXI, cioè «vissi», non solo, ma il numero 17 è formato da 1 e cioè «una volta vivrò» e da un 7 «sette volte morirò», in riferimento alle teoriche sette vite dei gatti, anche se in caso di malattia è meglio avere un aiutino dai veterinari. La cosa più complicata sarà trovare il menù di loro gradimento: schifiltosi come sono potrebbero disdegnare anche la scatoletta più costosa con topping di salsa di verdurine biologiche.

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