Josef Neomelodico contro Emma: «“Apnea” è uguale alla mia canzone»
L’accusa di plagio da parte di Giuseppe Matera, napoletano che vive a Boretto, agli autori Antonacci, Boverod e Petrella del brano portato a Sanremo 2024
Boretto «Quel brano è mio: c’è stato un plagio». Giuseppe Matera, in arte Josef Neomelodico, 44 anni, originario di Napoli e residente a Boretto, accusa gli autori di un brano di successo di aver copiato una sua canzone. Matera racconta di essere sobbalzato dal divano durante il Festival di Sanremo di un anno fa, quando ha ascoltato “Apnea” di Emma Marrone: «Questa è la mia canzone!» ha esclamato. Il riferimento è al brano “La musica ci unisce”, depositato alla Siae il 20 novembre 2023.
Iniziando a indagare, Matera ha scoperto che “Apnea” era stata registrata alla Siae il 19 dicembre 2023, un mese dopo il suo deposito. L’ascolto comparato del ritornello delle due tracce ha evidenziato una somiglianza sorprendente: la musica risulta perfettamente identica. Matera ha contattato la Siae per denunciare il presunto plagio, ma ha appreso che la società non è competente per accertare questo tipo di violazione. Si è quindi affidato a un perito, Luca Valsecchi di Lecco, esperto in trascrizioni musicali, arrangiamenti e perizie su presunti plagi. Nella sua relazione, Valsecchi scrive: «Fra le due composizioni oggetto della perizia risulta una corrispondenza reale ed oggettiva, valutabile in una percentuale di ben oltre il 95%, tanto da risultare all’ascolto assolutamente identiche».
Acquisita la perizia, Matera si è rivolto all’avvocata Ada Pasotti di Bergamo, che ha inviato una lettera di diffida alle case discografiche di Emma Marrone. Nella comunicazione si legge: «Si contesta il plagio del brano musicale composto da Giuseppe Matera e denominato “La musica ci unisce”, praticamente identico al brano “Apnea” (musica di Paolo Antonacci, Julien Boverod, Davide Petrella)». L’avvocato Pasotti, citando la perizia, aggiunge: «Le conclusioni del dottor Valsecchi sono avvalorate dalle analisi comparative: entrambe le composizioni sono scritte in tempo semplice, 4/4; la velocità è identica, 130 bpm; la successione formale è la stessa; entrambe le frasi musicali sono costituite da otto misure. Il materiale melodico-ritmico comparato presenta un’aderenza superiore al 90%. Pertanto, si ritiene sussistente il plagio del brano composto da Giuseppe Matera». L’avvocato conclude: «Vi invito e diffido a provvedere al risarcimento di tutti i danni, patrimoniali e non, subiti dal mio assistito per la violazione dei suoi diritti d’autore, oltre al rimborso integrale delle spese tecniche e legali sostenute fino ad oggi». l
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