Dall’Ungheria a Gualtieri per conoscere la storia di Antonio Ligabue
Dopo aver visto il film con Elio Germano il viaggio nella Bassa per le opere del pittore
Gualtieri A Gualtieri spuntano i turisti ungheresi. Il motivo? «Nel loro Paese hanno trasmesso il film su Antonio Ligabue del regista Giorgio Diritti, Volevo nascondermi, con Elio Germano. Molti ungheresi si sono appassionati al nostro artista e hanno deciso di venire a Gualtieri». A rivelarlo è Giuseppe Caleffi, direttore della Casa Museo di Antonio Ligabue, che custodisce cinque quadri, cinque punte secche e alcune sculture dell’artista (visite guidate dal lunedì alla domenica, eccetto il martedì, previa prenotazione al 3336546098; ingresso a offerta libera). «Nel 2024, come al solito, non sono mancati visitatori svizzeri, tedeschi e belgi, oltre a una buona componente italiana», aggiunge Caleffi. Gualtieri, che fa parte dell’associazione Borghi più belli d’Italia, si prepara ad affrontare un 2025 ricco di eventi per attrarre visitatori.
«Sicuramente organizzeremo qualcosa per il 60º anniversario della morte di Ligabue, che cade il 27 maggio», dice la vicesindaco Eleonora Maestri, che ha la delega al turismo. Dopo due anni di ristrutturazioni, a marzo riaprirà al pubblico Palazzo Bentivoglio. Ma non è tutto: «Dal prossimo mese Gualtieri entrerà in un circuito a livello nazionale, ma per il momento non posso sbilanciarmi troppo», dice Maestri. La restituzione del palazzo, simbolo della splendida piazza del borgo, darà nuovo slancio alla città. «I lavori hanno coinvolto in particolare la Sala dei Giganti: sono stati puliti i magnifici affreschi, è stata predisposta una nuova pavimentazione ed è stato installato un sistema di riscaldamento per renderla fruibile sempre». A proposito di promozione del territorio e collaborazioni, l’assessora annuncia una novità: «Gualtieri sarà coinvolta, insieme a Guastalla, nella Fiera Georgica sulle rive del Po, un evento che sta guadagnando sempre più rilevanza». La Fondazione Museo Antonio Ligabue si appresta a ricordare il sessantesimo anniversario della morte dell’artista con un’iniziativa speciale. «Insieme al Comune stiamo preparando un progetto culturale, accompagnato dalla produzione di un video dedicato ai luoghi di Ligabue nella Bassa, a cura dell'editore Andrea Casoli», spiega il presidente della Fondazione, Marcello Stecco. Ma non è tutto. «La Fondazione sta elaborando anche un progetto triennale per valorizzare l’arte e il genio di Antonio Ligabue e di Umberto Tirelli, avvalendosi della collaborazione di due affermati professionisti, Gloria Negri e Giordano Gasparini. Il progetto si articolerà in iniziative culturali e mostre a Palazzo Bentivoglio». l © RIPRODUZIONE RISERVATA