Furto al bar Mora Mora: il ladro non trova denaro allora si prepara la cena con i gamberi
La chiamata di un vicino fa arrivare la polizia che arresta il malvivente: si tratta di un giovane di 28 anni
Reggio Emilia Non avendo trovato nemmeno un euro dentro al bar e credendo di potersela prendere con calma, il ladro ha aperto il frigorifero della cucina, ha mangiato due pezzi d’erbazzone, ha preso una teglia per scaldare i gamberi, come “aperitivo” ha addentato metà pizza e si è aperto una bottiglia di birra. Si stava accingendo a una bella cenetta: ma proprio in quel momento è entrata la polizia, che lo ha arrestato in flagrante per tentato furto aggravato e lo ha portato via. Lucas Pellicelli, 28 anni, origini brasiliane e cittadinanza italiana, è comparso ieri mattina davanti al giudice Sarah Iusto ed è già stato liberato con il divieto di dimora nel Comune di Reggio. Giovedì verso le 22 una signora, abitante in zona, insieme al marito portava a passeggio il cane in via della Previdenza Sociale – l’area dell’Inps e di numerosi uffici e studi di avvocati, a poche centinaia di metri dal tribunale, deserta di notte – quando ha visto uno sconosciuto scagliare una rastrelliera per le bici contro la vetrata del Mora Mora Cafè, al numero civico 8, finendo di piegare la vetrata e il vasistas con un sasso per ricavare un pertugio. La signora ha subito allertato il 113: erano le 22. Nel frattempo, nei pochi minuti che sono passati prima dell’arrivo delle Volanti, il ladro solitario ha perlustrato il locale: ma nel registratore di cassa non c’erano nemmeno monetine, niente di valore da portare via.
A quel punto il malvivente ha pensato bene di mangiare e si stava preparando la cenetta improvvisata, che però non ha fatto in tempo a gustare a causa dell’irruzione dei poliziotti. «La questura mi ha chiamato riferendo che avevano arrestato qualcuno nel locale, ma non riuscivano a spegnere il forno – ha raccontato la titolare Nicoletta Carpi –. Per fortuna abito qui vicino e in dieci minuti sono arrivata. Il bar pareva a posto, ma si sentiva odore di bruciato». Seguendo l’odore Nicoletta è entrata in cucina. «La teglia di gamberi era ancora sulla piastra accesa: ormai i gamberi erano immangiabili. Io avevo messo in frigo quel che era rimasto: due pezzi di erbazzone, un pezzo di pizza e una chizza. La pizza era per metà addentata e per metà per terra; la chizza era finita nel pattume con il piatto, si vede che al ladro non piaceva», aggiunge sorridendo. La titolare non ha lasciato soldi nel locale per prudenza. «Due settimane prima qualcuno aveva tentato di entrare, ma non era riuscito a spaccare il vetro antisfondamento. Ciò non toglie che il danno principale sia alla struttura». In tribunale, durante l’udienza di convalida, Pellicelli (difeso dall’avvocato Chiara Carletti), disoccupato, ha detto di dormire in ostello e ha ammesso ciò che era già lampante. «Avevo fame». l © RIPRODUZIONE RISERVATA