Incendio Inalca, parziale dissequestro per la bonifica: il rischio ora sono le infezioni e i topi
L’ordinanza del sindaco Marco Massari evidenzia l’urgenza dell’intervento per il processo di decomposizione delle carni non bruciate
Reggio Emilia Quanta Stock & Go deve provvedere alla rimozione immediata di tutti gli alimenti di origine animale, mentre Quanta e Inalca insieme devono bonificare il cortile intorno all’impianto e gli stabilimenti dissequestrati dai frammenti di amianto. È quanto specifica il sindaco di Reggio Emilia Marco Massari, che venerdì – dieci giorni dopo il mega incendio dello stabilimento di via Due Canali – ha emanato una nuova ordinanza relativa «alla bonifica dei residui amiantiferi e carni in stato di decomposizione».
Queste ultime sono le più urgenti: il grasso animale in stato di decomposizione può portare topi e infezioni, perciò occorre ripulire alla svelta. Ora si può intervenire, visto che la Procura ha disposto il parziale dissequestro dell’area. «Dopo le ordinanze contingibili e urgenti predisposte nei giorni successivi all’evento sulla base delle indicazioni delle autorità competenti (Arpae e Ausl)», scrive il Comune, quest’ultima ordinanza è frutto «del parziale dissequestro dell’area comprendente i suddetti edifici (Inalca e Quanta) che, pertanto, presentano libero accesso per le operazioni di bonifica e ripristino». L’atto del sindaco si fonda sul referto del Dipartimento di Sanità e Igiene pubblica dell’Ausl di Reggio, da cui emerge che «l’area scoperta dell’impianto, identificata come area cortiliva, contenuta nel perimetro esterno del complesso e non sottoposta a sequestro giudiziario, risulta interessata da frammenti di cemento amianto ed è necessario adottare misure precauzionali atte a impedire la dispersione di fibre attraverso la raccolta a umido o con aspiratori a filtro assoluto».
Dallo stesso referto emerge che alimenti di varia origine – tra cui consistenti quantità di origine animale, identificati come Soa (sottoprodotti di origine animale) categoria 2, stoccati nel magazzino della Quanta Stock&Go – «stanno subendo un normale processo di putrefazione che determina la necessità di provvedere con urgenza alla rimozione». Le disposizioni riguardano «Inalca, in qualità di conduttore dell’attività di lavorazione di carni bovine, e Quanta Stock&Go in qualità di conduttore del magazzino di stoccaggio e logistica di alimenti. A Quanta si prescrive di rimuovere immediatamente tutti gli alimenti di origine animale e di smaltirli in sito autorizzato. Ad entrambe le ditte si prescrive di bonificare l’area cortiliva dell’impianto (quella contenuta entro il perimetro esterno ed asfaltata) dai frammenti di cemento amianto; la ditta incaricata dei lavorideve presentare entro 5 giorni uno specifico piano di lavoro. Si dispone di bonificare gli stabilimenti non più sottoposti a sequestro e contenenti amianto attraverso una ditta specializzata che sarà tenuta a presentare il piano entro 15 giorni. Dovrà essere fornita comunicazione al Comune, all’Arpae e all’Ausl dell’inizio delle fasi operative e del loro completamento, per i necessari controlli».l © RIPRODUZIONE RISERVATA